ACQUISIZIONE PARCO TERME, CRITICHE LE MINORANZE
L’acquisizione dell’ultima porzione di Parco delle Terme di Boario da parte del Comune di Darfo, (anche se per dirsi completata l’operazione manca ancora una parte del Parco Alto), è stata deliberata nell’ultimo consiglio comunale con il voto però contrario della minoranza che condivide la necessità di fare diventare totalmente pubblico un patrimonio a cui è legato il turismo e il termalismo di Boario ma che non condivide il tempismo della scelta di spendere circa 800 mila euro proprio in un momento in cui, causa Covid, le casse comunali dovrebbero servire ad aiutare molte categorie in difficoltà. L’acquisizione del Parco da Terme di Boario Spa è cominciata con una prima parte che ha comportato una spesa di circa 5 mln di euro, di cui la metà messi dalla Regione, con una seconda parte costata 1 mln e mezzo di euro di cui 500 mila messi dalla Provincia e doveva quindi essere portata a compimento per preservare nel futuro un bene della collettività – come ribadito dalla maggioranza che ha gestito un’operazione importante e non facile e che, proprio per questo, secondo le minoranze, richiedeva più confronto. Le minoranze sono inoltre preoccupate per la mancanza di un piano che definisca gli impegni legati alla futura manutenzione e gestione della grande area verde, di cui contestano anche la modalità di acquisizione.
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