LE MANI DI QUINN SUL SEBINO
Era il giugno 2016 quando “The Floating Piers”, le monumentali passerelle ideate dal defunto Christo, capeggiavano sul Sebino percorse da migliaia di persone. Ora il lago d’Iseo si sta preparando a fare da cornice ad un’altra maxi opera, questa volta firmata dal figlio d’arte Lorenzo Quinn: scultore ed ex attore italiano, originario di Roma. Un artista discusso, ma riconosciuto a livello internazionale anche in virtù di collaborazioni con realtà di assoluto prestigio come gli Uffizi di Firenze. È stato proprio lui a postare il video rendering del progetto sui suoi profili social: due gigantesche mani - un soggetto che l'artista ha già realizzato più volte in passato, ad esempio a Venezia - che spuntano dalle acque antistanti Sulzano sorreggendo il mondo. Un’opera che, metaforicamente, rappresenta il potere, tutto nelle mani dell’umanità, di salvare o distruggere il pianeta. Anche in questo caso, seppur in versione assai ridotta, sarà presente una passerella che consentirà ai visitatori di camminare sull'acqua. Il primo contatto con Lorenzo Quinn risale al 2018 – ha spiegato la vice sindaca di Sulzano Ida Bottanelli – mentre noi gli abbiamo fatto visita direttamente nella sua galleria. Dopo The Floating Piers, tenutosi ormai cinque anni fa, serviva tempo per trovare un altro progetto all'altezza da portare nella zona e questo lo è davvero". Un'installazione che, dalle prime indiscrezioni, necessita di tempi di realizzazione piuttosto lunghi e anche di un'attenta gestione manageriale, motivo per cui non verrà certamente realizzata nel 2021. L’obiettivo dell’amministrazione comunale di Sulzano è quello di presentarla nel 2022 quando, si spera, la pandemia potrà essere solamente un lontano ricordo. Nel frattempo sul Sebino si sta lavorando per reperire i fondi necessari: in parte saranno stanziati dalla Halcyon Gallery e per la cifra restante l'idea è quella di ricorrere anche al crowdfunding. "Ci piacerebbe che gli abitanti del territorio venissero coinvolti e sentissero loro l'installazione, com'è già accaduto con l'opera di Christo – ha proseguito la vicesindaca di Sulzano – ed il crowdfunding andrebbe in questa direzione. Le mani di Lorenzo Quinn, che già oggi destano sentimenti contrastanti, potrebbero rappresentare la rinascita del lago d'Iseo dal punto di vista artistico e turistico e, soprattutto, incrociamo le dita, uno dei primi segni conclamati della ripartenza post Covid.
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