VACCINO: PRIORITÀ ALLA SECONDA DOSE
Assicurare a tutti la seconda dose di vaccino è la priorità. Le somministrazioni sono partite ieri mattina all’ospedale Papa Giovanni XXIII e al Bolognini di Seriate, mentre la Pfizer, con il calo di consegne destinate all'Italia, potrebbe portare ad una battuta d'arresto delle forniture indirizzate alla Rsa. Il calo dovrebbe durare una settimana, ma questo basta per portare ad una revisione del piano di distribuzione dei vaccini. L'avvio della somministrazione della seconda dose serve anche per fare il punto della situazione nelle due aziende ospedaliere. Al Papa Giovanni sono state somministrate circa 4.500 dosi di cui 3.500 agli operatori dell’ospedale. Alla conta generale vanno aggiunte oltre 1.500 dosi distribuite alle Rsa e alle cliniche private di città e provincia. 3.211 sono invece le dosi somministrate finora negli ospedali di Seriate, Alzano Lombardo e Piario che fanno capo all’Asst Bergamo Est, cui si aggiungono altre 3.385 dosi distribuite alle Rsa della provincia. “La cosa più importante è vaccinare il più alto numero di persone nel più breve tempo possibile. Per questo dovremo essere in grado di somministrare al più presto anche il vaccino di AstraZeneca2. Per Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri – ieri tra i primissimi a ricevere la seconda dose di vaccino all’ospedale Bolognini di Seriate – la vittoria sul Covid si gioca sul tempo, e i primi cedimenti nella fornitura del vaccino di Pfizer a meno di un mese dall’inizio della campagna vaccinale non sono affatto una buona notizia. Remuzzi propone di somministrare, almeno in un primo momento, una sola dose di vaccino. Un’idea che ha fatto discutere, “ma che non è affatto una pazzia. Dopo la prima dose di Pfizer, si sviluppa una protezione vicina al 70-80% di anticorpi che durano qualche mese. Tuttavia, non dico di stravolgere quanto è già stato previsto per la prima fase. Quando arriverà la vaccinazione di massa, si potrebbe pensare di somministrare, in un primo momento, una sola dose del vaccino di AstraZeneca”.
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