BIODIVERSITA' NELLE MALGHE
Un incontro on line per presentare i primi risultati del progetto SOSALP quello che, finanziato nell'ambito del programma di sviluppo rurale di Regione Lombardia e che punta alla gestione sostenibile dei pascoli alpini del Parco dell'Adamello. Il progetto si sta sviluppando in tre malghe del comprensorio pascolivo di Gaver-Crocedomini nel comune di Breno. Durante l'incontro referenti dei tre gruppi di lavoro coinvolti nelle rilevazioni in malga della scorsa estate hanno presentato il lavoro ed i primi risultati. Prima dei lavori l'assessore Massimo Maugeri ha fatto gli onori di casa e portato il suo saluto. L'obiettivo di comunità montana è quello di dare a questo progetto anche uno step successivo, vale a dire la possibilità di uno sviluppo ulteriore di progetti che coinvolgano le malghe camune. Il progetto è stato presentato sintenticamente dal responsabile del servizio Guido Calvi che successivamente ha coordinato gli interventi dei referenti dei tre gruppi di lavoro coinvolti nelle rilevazioni in malga della scorsa estate, che saranno collegati da remoto: il Prof. Massimo Lazzari (Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Scienze Veterinarie per la salute che ha fatto il punto sul monitoraggio degli animali al pascolo attraverso un innovativo sistema di tracciamento GPS; il Prof. Bruno Cerabolini (Università degli Studi dell’Insubria - Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita di Varese) che è intervenuto sul monitoraggio della flora e dell’habitat rilevati in alpeggio, tra botanica applicata ed ecologia vegetale e il Prof. Alberto Tamburini (Università degli Studi di Milano - Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, produzione, territorio ed energia) alle prese con una relazione sulla sezione zootecnica. Nel corso dell’incontro erano presenti gli allevatori conduttori delle tre malghe pilota interessate dal progetto – Blumone di sotto, Cadino Dossi-Camprasso e Gavero. Chiuso questo capitolo, per SosAlp sarà tempo di guardare alla stagione mite per dare avvio alla seconda annualità di sperimentazione progettuale nella quale saranno definite le linee guida di buone pratiche da replicare anche in altre malghe e aree del territorio del Parco.
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