USURA: OPERAZIONE HANDBRAKE

Due arresti, quattro denunce, un ricercato, perquisizioni in tutta la bergamasca, sequestri per oltre 200 mila euro. Questi i numeri dell'operazione Handbrake del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bergamo che ha sgominato una banda di usurai che hanno aprofittato della pandemia per estorcere tassi di interesse mostruosi a commercianti in crisi. Il blitz è scattato questo lunedì mattina all'alba. La figura chiave dell'operazione è il titolare di un bar che per risolvere i suoi guai economici – acutizzati dalla pandemia - si rivolge ad un vecchio conoscente, un 70enne titolare di reddito di cittadinanza che gli aveva già prestato quattro anni prima 20 mila euro. Il debito dell'uomo lievita, le sue difficoltà economiche anche: si innesca un meccanismo perverso; per pagare il debito il barista ne contrae altri con altri usurai: a fare da intermediario un 53enne. Un 34enne gli presta mille euro da restituire entro una settimana al tasso del 100%; un 37enne gli presta 5 mila euro con un assegno di garanzia di 7 mila e 500; un 60enne gli consegna 20 mila euro e poi altre cifre fino ad arrivare a 85 mila euro che l'uomo dovrebbe restituitre con rate mensili ad una tasso del 12%; un 57enne gli consegna 5 mila 800 euro con l'accordo di riceverne mille in più dopo dieci giorni. Il debito assume proporzioni mastodontiche: circa un milione di euro. Il suo primo aguzzino, il 70enne lo minaccia, gli dà in pegno l'auto, poi svende i gioielli suoi e della compagna ed infine cede l'attività al 60enne che gli aveva prestato oltre 100 mila euro ma questo nonostante tutto vuole i soldi e assolda un pregiudicato per recuperare i crediti. Le indagini dei carabinieri di Bergamo, che hanno preso il via lo scorso anno, portano a scoperchiare un mondo sommerso che vede come vittime anche altri imprenditori bergamaschi; uno di questi si è lanciato da un'auto in corsa in autostrada per sottrarsi agli usurai. In carcere sono finito il 70enne – a cui ovviamente è stato sospeso il reddito di cittadinanza – e gli sono stati sequestrati beni per oltre 194 mila euro e il 53enne. Manca all'appello il 60enne, anche lui destinatario di misura cautelare, gli altri coinvolti sono stati raggiunti da denunce a piede libero. Agli questi sono stati sequestrati circa 10 mila euro trovati su conti correnti a loro intestati.

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