CORRE LA CAMPAGNA VACCINALE
I due ordigni incendiari lanciati lo scorso 3 aprile contro il centro vaccinale di Brescia volevano essere solo “un gesto dimostrativo” nell'intenzione dei due 50enni bresciani in carcere da sabato mattina con l'accusa di atti di terrorismo e interrogati questo martedì dal gip. I due annunciano il ricorso al Tribunale del Riesame contro l'accusa di terrorismo. Negazionisti e no vax, agguerriti contro il Governo per la gestione della pandemia, i due sono scesi in piazza nelle diverse manifestazioni pacifiche che si stanno svolgendo in diverse città italiane in cui i manifestanti si sentono “in guerra” contro quella che definiscono una dittatura sanitaria che viola le libertà fondamentali stabilite dalla Costituzione. Avrebbero dovuto partecipare alla recente manifestazione di Roma ma sono stati arrestati dai carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Brescia. Fondamentali oltre alle immagini delle telecamere, anche le intercettazioni telefoniche: “La pandemia, la pandemia è una fesseria. E se non guardi la tv il covid non esiste più» è una delle frasi che sarebbero state pronunciate da Paolo Pluda che passando davanti al centro vaccinale qualche giorno dopo l'attentato avrebbe detto, sempre al telefono: “Bisogna proprio accendere una stufa stasera.” I due ordigni incendiari artigianali lanciati contro il centro non hanno provocato un incendio grazie al materiale resistente alle fiamme della tensostruttura. Le fiamme avrebbero potuto distruggere migliaia di dosi di vaccino. ntanto, dopo i disguidi sulle prenotazioni e sugli sms di Aria SpA delle prime settimane di campagna vaccinale in Lombardia, dopo il passaggio a Poste italiane, la regione ha iniziato a correre sulla campagna vaccinale anti-covid. Ieri la Lombardia e' balzata in testa alle somministrazioni in percentuale alle dosi consegnate (89,3%), a pari merito con le Marche. Nei giorni scorsi le somministrazioni giornaliere in regione avevano superato le 100 mila dosi, mentre l'ultimo dato giornaliero aggiornato al 3 maggio parla di 71.174 inoculazioni. Il 1 maggio sono state aperte le prenotazioni per la fascia d'età 16-49 anni con esenzione per patologia; mentre attualmente è in corso la vaccinazione degli over 60. I dati dei contagi sono più contenuti rispetto alle scorse settimane ma si attendono le conseguenze tra una quindicina di giorni del ritrovo dei tifosi dell'inter in piazza a Milano e si teme l'arrivo anche in Lombardia della variante indiana anche se – ha chiarito l'assessore al Welfare Letizia Moratti – attualmente in Lombardia sono stati trovati 5.423 casi di variante inglese, 33 di quella sudafricana, 50 di quella giappo-brasialiana, 34 di quella nigeriana e 185 casi definiti come 'altra variante' che non sono d'interesse scientifico e all'interno della quale non risulta comunque quella indiana.
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