DON REDENTO RESTERA' NEL SUO ORATORIO

Erano tanti, davvero tanti, alla cerimonia della confermazione, la cresima, alla Sacca di Esine questa domenica 30 maggio: forse proprio perché la scomparsa di Don Redento Tignonsini, lo scorso novembre, ha lasciato un vuoto di affetti che si tocca con mano. A lui la comunità ha deciso di dedicare l'Oratorio, così come avvenuto con i grandi Santi della Gioventù: Filippo Neri e Giovanni Bosco, ma da oggi, dopo aver toccato con mano, possiamo dire anche don Redento, il prete di tutti perché stava con gli ultimi, praticando l'amore come virtù fondante dell'uomo e quindi del cristiano. Nell'omelia della messa delle cresime Don Danilo Vezzoli, amministratore parrocchiale della Sacca dopo la scomparsa di Don Redento e suo figlio spirituale, ha voluto lasciare un forte messaggio ai presenti come avrebbe fatto don Redento, con il sorriso della fede e con la tenacia necessaria a compiere il bene. Gli artisti camuni di Art of Soul hanno quindi ritratto don Redento sulla facciata centrale della casa dei ragazzi della Sacca: campeggiano le sue frasi più forti e soprattutto il suo saluto che veniva donato a tutti: ”Ciao uomo”, che fa da sfondo al suo sorriso accogliente, disponibile e sempre sereno.

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