365 GIORNI CON L'ARMA

32 mila 367 delitti denunciati, 690 persone arrestate, 6 mila 536 denunciate. Dati alla mano uno anno di lavoro dell'Arma dei carabinieri del comando provinciale di Brescia. I dati sono stati presentti nel corso della festa dell'Arma che anche quest'anno, a causa della pandemia non è stata celebrata con i diversi interlocutori, istituzioni ed associazioni, stampa e popolazione. Negli ultimi 12 mesi in una della province più colpite dalla pandemia i Carabinieri non solo hanno continuano a svolgere la propria attività, ma sono stati anche più vicini alla gente. Questa azione, secondo il comando provinciale, accanto all’attività di alta vigilanza volta a verificare le diverse misure di contenimento, ha costituito la cifra distintiva dell’operato dei Carabinieri della provincia di Brescia nel corso dell'ultimo anno: la pandemia, ha dimostrato ancora una volta come la “missione del Carabiniere” sia la prossimità al cittadino, ovvero quella capacità di intercettare le necessità, le richieste di aiuto, i bisogni – non sempre e non solo di sicurezza – e agire di conseguenza, in soccorso delle persone. Da questo punto di vista c'è stata massima collaborazione con tutti i 205 sindaci della provincia. E nonostante tutto non è venuta meno la complessa attività operativa che ha visto risultati significativi. Sequestri di droga (oltre 176 chili), interventi per violenze domestiche, operazioni importanti, efferati delitti che hanno visto assicurati alla giustizia i responsabili. Otto gli episodi due in Valle Camonica dove i carabinieri della compagnia di Breno hanno assicurato alla giustizia un pregiudicato 53enne di Esine che ha aggredito ed ucciso a colpi di roncola il suo amico 59enne ai domiciliari presso la sua abitazione, o ancora il 25enne che a Breno ha ucciso la madre. C'è stata un'intensa attività nell'ambito della violenza di genere con l'attivazione di 285 codici rossi. Anche in materia di tutela della salute e dell’ambiente, accanto alla costante attenzione rivolta ogni giorno dai Carabinieri Forestali e dai reparti speciali del NOE, del NAS e del NIL, pochi giorni fa si è conclusa un'importante operazione che ha portato alla luce gravi fatti di sversamento di fanghi tossici nell'ambiente. Un'operazione condotta dalle diverse componenti dell’Arma dei Carabinieri sotto la direzione della Procura della Repubblica di Brescia, ha portato all’arresto dei uomini ritenuti responsabili dell’attentato all’Hub Vaccinale di Brescia del 3 aprile scorso, i carabinieri delle varie compagnie hanno portato a termineanche importanti operazioni come la Lucignolo e la Camaleonte contro il traffico di stupefacenti, la SRL contro la frode fiscale, hanno arrestato 4 criminali dediti alle rapine fra le province di Brescia e Bergamo. Infine i carabinieri non si sono sottratti neppure all'aiuto e al soccorso di cittadini. A Collio il comandante della stazione salva un anziano colto da malore. A Darfo ed Iseo i militari intervengono tempestivamente e sventato due suicidi.

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