DELITTO COLLEONI CHIESTA PERIZIA

Francesco Colleoni, 34 anni, da 5 mesi è in carcere con l’accusa di aver ucciso il padre, Franco Colleoni, è comparso in tribunale per la prima udienza del processo che lo vede imputato di omicidio aggravato dal vincolo di parentela: reato che prevede come pena massima l’ergastolo e che, in virtù della recente normativa, non può essere giudicato con riti alternativi che comportano, in caso di condanna, sconti di un terzo della pena. Il giovane aveva confessato di aver ucciso il padre 68enne, ristoratore ed ex segretario provinciale della Lega Nord, al termine di una lite nel giardino del loro ristorante, Il Carroccio, a Brembo di Dalmine. Nel corso dell’udienza il pm Emanuele Marchisio ha chiesto la perizia psichiatrica per verificare la capacità di intendere e di volere al momento del fatto. Istanza cui si sono associati i difensori del giovane. Nel corso dell’indagine è emerso che il padre fosse solito bistrattare Francesco, cuoco che aveva scelto di andare a lavorare in Australia e che per due volte era stato richiamato a Dalmine su sollecitazione della madre e del fratello per risollevare le sorti del locale di famiglia. Del giorno del delitto il giovane ricorda che il padre gli si era avvicinato minaccioso e gli aveva rifilato una manata sul volto. Da quel momento in poi nella sua mente è subentrato un blackout che gli impedisce di ricordare.

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