LOTTA SENZA TREGUA AL BOSTRICO

E' lotta senza tregua al bostrico tipografo, o bostrico dell'abete rosso, insetto che si moltiplica sotto al corteccia dell'abete rosso; il maschio della specie è in grado di fecondare 4 femmine, ognuna delle quali depone almeno 50 uova in gallerie scavate sotto le cortecce; la larva si nutre del legno, scavando ulteriori gallerie (sempre sotto la corteccia) che si diramano da quella di partenza, andando a formare un disegno caratteristico che dà al bostrico tipografo il suo nome. Terribile è il danno che questo insetto arreca all'abete rosso: il lavoro di scavo e nutrimento delle larve distrugge la pianta in poco tempo. I boschi camuni ne sono intaccati in modo preoccupante e la Comunità Montana di Vallecamonica, per la lotta specifica al bostrico, ha ottenuto un finanziamento di 280mila euro, da dividersi tra i 6 Consorzi forestali. Al Consorio forestale minerario Valle dell'Allione sono stati destinati 67mila euro, 20mila dei quali per l'intervento sperimentale, sotto la guida del dottore forestale Alessandro Ducoli, che consiste nella lotta biologica mirata al bostrico con la cattura degli individui della prima generazione. L'intervento studiato per le foreste camune ha uno scopo scientifico ben preciso: quello di interrompere la catena di reduplicazione biologica delle generazioni, arrivando a fermare l'avanzata del bostrico. Nel caso specifico dell'abetaia di Pescarzo di Capo di Ponte, dove l'intervento descritto è in atto, l'attività del bostrico si sviluppa in un bosco molto vecchio e fragile, con tanti problemi logistici legati alla viabilità e quindi al trasporto del legname tagliato. Dunque proprio qui è determinante questo tipo di intervento di lotta attiva al bostrico, con una prima campagna di natura biologica e non solo forestale: ora si tratta di continuare il monitoraggio con analoghi sistemi ed eventualmente decidere per un secondo intervento, più decisivo, alla prossima primavera.

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