DROGA, TRISTE RECORD IN BERGAMASCA

Più cannabis e cocaina che a Milano, questo quanto registrato nella Bassa Bergamasca, mentre è in crescita il consumo di eroina. La pandemia non ha quindi messo il freno, anzi ha incrementato il consumo di sostanze stupefacenti. I risultati sono emersi dalla sesta campagna di monitoraggio del consumo di droga promossa dall’Associazione genitori antidroga di Pontirolo, in collaborazione con l’istituto farmacologico Mario Negri di Milano. Durante la campagna di monitoraggio effettuata nel 2019 erano emersi consumi quotidiani di 89,17 dosi di cannabis ogni mille abitanti e 27,21 dosi di cocaina. I consumi, pur in leggera decrescita (-10/15%) sembrano comunque permanere a livelli elevati, nettamente superiori a quelli riscontrati in altre città, come ad esempio Milano. Per quanto riguarda la cocaina si è passati a 23,35 dosi ogni mille abitanti; per la cannabis a 81,16. Una spiacevole sorpresa è invece l’aumento registrato per i consumi dell’eroina, che nel 2019 erano risultati pari a 1,95 dosi al giorno per ogni mille abitanti, nel 2021 sono passati a 3,25. Durante la presentazione dei dati è intervenuta con un contributo registrato, anche l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti che ha confermato l’influenza negativa della pandemia sul consumo di sostanze stupefacenti: “Quanto abbiamo vissuto – sono le sue parole – ha creato un grande disagio che si è purtroppo tradotto nell’aumento delle dipendenze dalle sostanze più varie”. E ciò che, a suo avviso, preoccupa di più “è l’abbassamento dell’età di chi assume droga per la prima volta. Da qui l’importanza della prevenzione, svolta da chi è passato dall’esperienza della dipendenza riuscendo a uscirne, oltre che quella degli educatori e operatori che lavorano nelle comunità e anche dei genitori che hanno avuto figli con problemi di droga: è su questo fronte che dobbiamo fare molto di più”.

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