LA SCIENTIFICA TORNA A TEMU'

Continuano le indagini per fare luce sulla scomparsa di Laura Ziliani. Questo martedì 28 luglio, nella sua di Temù di via Ballardini dove la donna viveva con le figlie quando saliva in alta Valle Camonica, si è svolto un nuovo sopralluogo dei carabinieri della sezione investigazioni scientifiche dell'Arma. L'obiettivo del sopralluogo era quello di trovare nuovi indizi ed effettuare nuovi rilievi fotografici e con l'aiuto di un muratore, durante il sopralluogo, sarebbe stato abbattuto un pezzo di muro del garage dell'abitazione. Gli inquirenti sono infatti convinti che la donna non sia scomparsa nei boschi dopo una camminata, come inizialmente si era pensato lo scorso 8 maggio quando le figlie diedero l'allarme per il mancato rientro della madre e partirono le ricerche di centinaia di uomini tra i boschi di Temù. L'ipotesi accompagnata dal fascicolo aperto dalla Procura, è di omicidio volontario e nel registro degli indagati ci sono due delle tre figlie della donna e il compagno della figlia più grande, indagati a piede libero. La scientifica si è recata nell'abitazione che le figlie avrebbero voluto trasformare in un Bad&Breackfast e che ora è sotto sequestro, senza attirare l'attenzione e le indagini continuano nel massimo riserbo da parte degli inquirenti per risolvere il mistero della scomparsa dell'ex vigilessa 55enne, il cui cellulare avrebbe smesso di funzionare già la sera prima della scomparsa, di cui non ci sarebbe traccia, la mattina della scomparsa, nelle immagini della videosorveglianza installate in paese nella direzione di Villa d'Alegno che la donna avrebbe preso e di cui non è stato trovato l'orologio gps che Laura Ziliana aveva sempre con sé.

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