INDAGINI SULLA MORTE DI UN VENTENNE

I carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Maria Cristina Bonomo stanno ricostruendo le ultime ore di vita di Samuele Freddi di 20 anni, figlio di Francesco, pittore noto nella zona del Garda, morto nella notte tra sabato e domenica nell’abitazione a Manerba del Garda nella casa in cui abitava con i genitori. Durante la serata il ragazzo era stato portato al Pronto soccorso dell’ospedale di Gavardo dove aveva riferito ai sanitari di essere caduto e di aver battuto la testa a terra. Il ragazzo però non stava particolarmente male al punto che aveva deciso di firmare le dimissioni, tornando a casa. Ma nella notte le sue condizioni sono rapidamente peggiorate: il padre ha chiamato il 118 che ha inviato sul posto l'ambulanza da terra, ma le condizioni del ragazzo, apparse subito disperate, hanno fatto temere il peggio che è accaduto in pochi minuti. Inutile ogni tentativo di salvargli la vita da parte dei soccorritori che hanno operato a lungo per rianimarlo. In queste orte gli carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze degli amici di Samuele che avrebbero riferito che il giovane avrebbe avuto con altri due coetanei; secondo un'altra testimonianza durante l'alterco Samuele sarebbe stato colpito con una chiave inglese. Per ora sul fatto non ci sono indagati: nelle prossime ore la pm Bonomo conferirà l’incarico ad un consulente per eseguire l’autopsia e stabilire le cause del decesso che potrebbe essere stato causato da un'emorragia cerebrale dovuta al colpo alla testa, A Manerba la famiglia di Samuele è molto conosciuta, lui stesso era conosciuto da tutti come un bravo ragazzo. La sua morte ha colpito duramente la comunità, che si è stretta attorno ai suoi familiari.

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