UN'ESTATE SENZA PACE
Delitti, omicidi, tragedie in famiglia, persone scomparse. E' un'estate senza pace quella del 2021 e dopo i drammatici fatti delle scorse settimane di nuovo ci troviamo a parlare, nella giornata estiva e festiva per antonomasia di una tragedia che si è consumata nella tarda serata di questo sabato in una casa di Treviglio dove, pare al culmine di una lite, una ragazzina di 15 anni ha sferrato una coltellata alla giovane madre lasciandola esanime sul pavimento del monolocale dove vivevano. Sarebbe stata la stessa ragazza a chiamare il 112 allertato i soccorsi. In posto sono arrivati i carabinieri ed il 118, per la donna non c'era più nulla da fare. Dopo i rilievi la salma della madre è stata trasportata al papa Giovanni XXIII la ragazza è stata affidata ad una comunità. Altre tragedie familiari hanno visto in settimana la morte di due coniugi albanesi residenti a Cazzago San Martino trovati da carabinieri e vigili del fuoco dopo che i figli della coppia, che erano in ferie, avevano provato ripetutamente a chiamare casa senza avere risposta. Lui 56enne, lei più giovane di un anno: il marito avrebbe strangolato la donna per poi impiccarsi. A spiegare il gesto, per motivi pare legati alla gelosia, una lettera scritta dall'uomo. E poi un altro omicidio quello di Bergamo dove un 19enne ha ucciso un 34enne a spasso con la famiglia dopo una discussione per strada. Tante situazioni che fanno pensare, soprattutto fanno pensare i delitti maturati nell'ambito familiare. Come potrebbe essere per il giallo di Temù che è il tormentone dell'estate 2021 ma che presto potrebbe arrivare ad essere risolto, soprattutto dopo il ritrovamento, esattamente una settimana fa di un corpo – risultato essere quello di Laura Ziliani (manca solo la conferma ufficiale del DNA) l'ex vigilessa scomparsa l'8 maggio. Si fa sempre più spazio la convinzione che la donna che in un primo tempo pareva essere stata vittima di una disgrazia in montagna, possa invece essere stata uccisa. Sul suo corpo ritrovato lungo l'argine dell'Oglio lungo la pista ciclabile fra Temù e Vione – vestita solo con intimo e una maglietta – nessun segno di violenza, nè di cadute, non c'era acqua nei polmoni ecco percé ad oggi quindi la causa più probabile della morte potrebbe essere quella da avvelenamento. Come è morta Laura lo stabilirà l'autopsia effettuata giovedì 12 agosto dall'equipe medico legale dell'ospedale civile di Brescia. Quanto emerso sinora non farebbe che confermare i sospetti degli inquirenti che già nei giorni della maxi ricerca, avevano cominciato a lavorare in altre direzioni insospettiti dalle dichiarazioni contradditorie delle figlie della donna, la maggiore e la minore, che effettivamente a fine giugno sono state iscritte, insieme al fidanzato della maggiore – un atto dovuto anche per poter procedere con alcuni accertamenti e ad atti irripetibili – nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio volontario ed occultamento di cadavere. Sin da subito i carabinieri della compagnia di Breno, quelli dei reparti investigativi di Brescia, la procura avevano allargato le indagini sulla scomparsa di Laura a 360 gradi. Esperti e reparti speciali hanno lavorato per giorni nella casa di via Ballardini a Temù per cercare tracce di Luara. Pare ci siano molte cose che non tornano in quell'8 maggio e nelle ore precedenti la scompara della donna. Laura sarebbe salita nella serata del 7 in alta Valle Camonica e la mattina dell'8, perdendo il telefono ritrovato in garage, e non indossando l'inseparabile orologio GPS irreperibile, sarebbe uscita per un'escursione dando appuntamento alle figlie alle 10. Due ore dopo l'allarme per il mancato rientro, la macchina delle ricerche che si mette in moto e Laura che non si trova nonostante 2500 chilometri di sentieri battuti, l'impiego di centinaia di uomini e dei mezzi più sofisticati per la ricerca delle persone. Era già sepolta lungo il fiume? Come ci è arrivata lì? Perché non è stata trovata prima? Chi ha fatto sparire Laura e perché? Le domande sono tante e gli inquirenti sperano di poter dare risposte a tutte. Nei prossimi giorni arriverà il responso del DNA, poi via via gli esami tossicologici che gli esperti stanno effettuando sugli organi interni del cadavere ritrovato domenica. Da qui si ripartirà per risolvere il giallo.
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