VIOLAZIONI SULLA CACCIA: TRE DENUNCE
Capanni abusivi, caccia a specie protette in zona proibita e uso di richiami in modo inappropriato. La stagione venatoria si è aperta ed i carabinieri forestali sono già al lavoro per prevenire e reprimere violazioni in materia. E' così che durante i controlli avviati in questi giorni dai carabinieri sono finiti nella rete dei militari tre uomini di Trenzano denunciato uno per violazioni alle norme sulla caccia, per concorso altri due. I militari del Nucleo Carabinieri CITES di Bergamo coadiuvati dal Reparto Operativo SOARDA - nella mattinata del 2 settembre, durante un servizio hanno stato scoperto un cacacciatore che sparava in una zona disabitata di Trenzano: aveva realizzato un capanno provvisorio abusivo, mimetizzato con rami, all’interno di un piazzale di una ditta, impilando dei pallet. Stava sparando a prispoloni, una specie particolarmente protetta, attirandoli per di più con richiami elettroacustici. L’uomo è stato denunciato e il materiale che aveva con sé: il fucile con le relative munizioni, gli uccelli abbattuti e due richiami sono stati sequestrati. La denuncia per concorso è scattata anche per due uomini di 62 e 71 anni, i proprietari dell'area dove il cacciatore aveva allestito il suo capanno improvvisato. I due si trovavano nella loro abitazione a poche decine di metri dal piazzale della ditta. Sono numerose le norme che sono state violate in questo specifico episodio di bracconaggio: la legge in materia venatoria, infatti – la 157 del 1992 – vieta la caccia vicino ad aree abitate e nei luoghi di lavoro per motivi di sicurezza. In aggiunta, non è consentito l’uso di richiami elettroacustici per attirare la fauna e l’abbattimento di specie particolarmente protette come il prispolone. Le norme puntano a consentire l’esercizio dell’attività venatoria in modo sostenibile, con lo scopo di preservare la biodiversità ed evitare il depauperamento delle risorse faunistiche.
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