ANCHE 3 BERGAMASCHI NELL’OPERAZIONE “PETTIROSSO”

Ci sono anche tre bergamaschi, un allevatore e due capannisti, tra i 141 bracconieri denunciati dai carabinieri forestali in Lombardia nell’ambito dell’edizione 2022 dell’operazione «Pettirosso», la campagna di controlli straordinari del Reparto Operativo Soarda (sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali) a ridosso dell’apertura della stagione venatoria. Tra i denunciati figura un allevatore, già noto alle forze dell’ordine perché vendeva uccelli con anelli contraffatti. Nell’azienda dell’uomo sono emerse irregolarità. In Lombardia il grosso dei denunciati è nel Bresciano, 122 nel complesso tra cui anche un arrestato trovato in possesso di fucili artigianali. I restanti sono in gran parte nella provincia di Mantova, in prevalenza per irregolarità nella apposizione degli anelli identificativi, e i rimanenti nello bergamasca. Nello specifico in provincia di Bergamo, sono state sequestrate alcune decine di esemplari di uccelli proibiti, alcuni ancora vivi, catturati e custoditi come richiami in maniera illegale. Tra questi tordo bottaccio, sassello, cesena, merlo, peppola, fringuello e pettirosso. L'operazione anti-bracconaggio viene condotta da anni in particolare nelle Prealpi ed e' una delle piu' importanti a tutela dell'ambiente e della biodiversita'. Le province di Bergamo, Brescia e Mantova, rappresentano uno snodo fondamentale lungo le rotte dell'avifauna selvatica migratoria e allo stesso tempo sono considerate aree critiche del bracconaggio italiano. Vi collaborano in varie forme anche cittadini, cacciatori e associazioni ambientaliste quali Wwf, Lipu, Legambiente, Cabs, Lac, Nogez e Fare Ambiente, che volontariamente segnalano ai carabinieri la localizzazione di eventuali strumenti o azioni di bracconaggio.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori