DUE ANNI FA LA TRAGEDIA AEREA DI ORIO

Sono passati due anni da quel sabato 21 settembre 2019 quando il Mooney Mk20 pilotato da Stefano Mecca precipitò schiantandosi contro un terrapieno dell’Asse interurbano a Orio al Serio, provocando la morte della figlia 15enne Marzia e, una settimana più tardi, anche dello stesso pilota 51enne. Una cerimonia è stata programmata in serata nella chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire di Fiorano al Serio dove la famiglia viveva. A celebrare sarà il parroco del paese don Gimmi Rizzi, che celebrò i loro funerali e che in questi due anni è stato molto vicino alla vedova. Francesca Ongaro è rimasta sola con altri tre figli: Matteo, che ora ha 10 anni e Chiara (gemella di Marzia) e Silvia, 17 e 20, sopravvissute alla tragedia. “Non sarà solo una messa ma un saluto affettuoso a due persone buone”. Rimane il mistero su quanto accaduto, a nulla sono serviti i complessi accertamenti svolti per stabilire quali fossero le cause dello schianto del piccolo velivolo. Mecca, commercialista di Gazzaniga conosciuto anche come collaboratore della procura e pilota piuttosto esperto, quel giorno era partito con il suo mezzo da Bergamo in direzione di Venezia. Con lui le tre figlie. Poco dopo il decollo però l’aereo, di fabbricazione tedesca, iniziò ad avere problemi. Il 51enne, socio storico dell’AreoClub Bergamo di cui era vice presidente, cercò di rassicurare le figlie. Poi decise di tornare indietro. Arrivato sopra Bergamo tentò di atterrare sulla pista dello stesso AreoClub che conosceva bene, ma qualcosa andò storto: il mezzo prese velocità e poco dopo le 10 si schiantò nei pressi dell’Asse interurbano, vicino alla rotonda che porta alla Fiera di via Lunga, per fortuna senza coinvolgere veicoli in transito. Dopo l’impatto al suolo il Mooney prese fuoco. Padre e due figlie riuscirono a uscire anche grazie all’intervento di due uomini che passavano in auto, Una settimana più tardi, a causa delle gravi ustioni, si spense anche il padre Stefano.

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