SPACCIATORE VIOLENTO IN MANETTE
Spacciatore e violento. Arrestato dai carabinieri della compagnia di Breno viene allontanato da Darfo ma lui torna per picchiare la compagna e poi fugge facendo perdere le proprie tracce. Ma i carabinieri non si arrendono a distanza di quattro mesi, dopo serrate indagini lo trovano – ancora a Darfo – e lo arrestano. Protagonista dell'incredibile vicenda un tunisino 32enne considerato uno degli spacciatori più attivi sul territorio della città termale che finisce nella rete delle forze dell'ordine durante un'operazione antidroga nel maggio scorso. I carbinieri della compagnia di Breno lo trovano con 200 grammi di cocaina. Il giudice convalida il fermo e intima all'uomo, libero in attesa del processo, di non tornare in provincia di Brescia. L'uomo però, già il giorno dopo l'arresto, il 26 maggio, torna a Darfo e cerca la fidanzata, una giovane marocchina. Vuole fargliela pagare perché la ritiene responsabile del suo arresto. La trova di sera mentre passeggia e la picchia, le ruba il telefono cellulare poi la lascia per strada e fa perdere le proprie tracce. La donna, nel frattempo deve ricorrere alla cure dei sanitari dell'ospedale di Esine perché l'ex fidanzato le rompe una mano. La posizione dell'uomo si aggrava, non deve più rispondere solo di spaccio. I carabinieri sono decisi a trovarlo e così indagano su alcuni tossicodipendenti, suoi clienti che potrebbero dargli ospitalità in città. Effettivamente lunedì pomeriggio i militari lo intercettano a bordo di un'auto con altri stranieri diretti verso il centro commerciale Adamello. Li fermano, lui prova a fuggire a piedi, ma i carabinieri lo inseguono e lo arrestano. Ora si trova a Canton Mombello.
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