DISCO PUB SEQUESTRATO A NEMBRO

Una sanzione di quasi 4 mila euro, una denuncia e il sequestro immediato del locale. Questo quanto avvenuto sabato sera al disco pub di via Lombardia a Nembro. Erano infatti più di 400 i clienti che ballavano, senza distanziamento e mascherine. Le operazioni di controllo sono scattate nella notte tra sabato e domenica a seguito di un servizio straordinario della polizia di Stato sul rispetto delle normative vigenti da parte degli esercizi commerciali, che ha comportato la chiusura dell’ultimo locale aperto fino a tarda notte della Val Seriana. Durante l’intervento la Divisione di polizia amministrativa della questura di Bergamo, con l’ausilio del reparto mobile di Milano e dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Bergamo, ha riscontrato una serie di violazioni delle norme anti Covid. All’interno infatti sono state trovate oltre 400 persone, a fronte delle sole 110 consentite con la capienza imposta dall’ultimo decreto, senza mascherina e distanziamento, ma tutte munite di green pass, fatta eccezione per quattro clienti che sono stati sanzionati di 400 euro ciascuno. Per il titolare è scattata la denuncia per aver esercitato attività di discoteca senza licenza e una sanzione complessiva di poco inferiore ai 4 mila euro: 400 per il mancato rispetto delle norme anti Covid, avendo consentito l’esercizio di attività di ballo senza il necessario distanziamento e dell’uso delle mascherine, e 3.320 per irregolarità nei cartellini di due buttafuori. Il titolare si difende: “Ho sempre rispettato le regole, ho aperto questo locale nel 2003 e non abbiamo mai avuto problemi, c’è un motivo se la maggioranza della nostra clientela sono ragazze: qua la gente si sente al sicuro e a casa. Questa volta abbiamo sbagliato, non abbiamo saputo gestire bene l’enorme affluenza: siamo l’unico locale che è sopravvissuto qua in Valle. Ovviamente questa non è una scusa, ho sbagliato ed è giusto che ne paghi le conseguenze, voglio fare ammenda e farò di tutto per riuscirci”. Il titolare con i suoi legali sono già in procinto di chiedere al magistrato il dissequestro e, se necessario per continuare a gestire il locale, anche il cambio di licenza. Per ora solo tanta voglia di rifarsi e risolvere la situazione, specialmente con l’allentamento delle regole anti Covid su cinema e discoteche che inizia a lasciare intravedere una luce in fondo al tunnel.

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