TRAPPOLE E UCCELLI PROTETTI, CACCIATORE NEI GUAI

Specie protette cacciate, trappole e richiami elettronici per uccelli vietati, nei guai un cacciatore camuno sorpreso nei giorni scorsi in un capanno da appostamento fisso di Pisogne con mezzi vietati per la caccia e con avifauna protetta abbattuta. L'uomo, una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine con precedenti specifici in materia di violazioni delle norme di caccia, è stato denunciato. Rischia oltre ad una multa salata anche il ritiro del porto d'armi. Intanto i due fucili che aveva con sé sono stati sequestrati insieme a tutto il resto del materiale trovato nel capanno. In questi giorni i carabinieri forestali sono impegnati in una serie di controlli per verificare che sul territorio la caccia venga praticata nel rispetto delle regole. E' proprio in uno di questi controlli che è incappato il cacciatore denunciato a Pisogne. A scovarlo i militari della stazione di Pisogne e Darfo. L'uomo in un capanno da appostamento fisso aveva con se un richiamo elettronico per uccelli vietato per legge, un dispositivo audio che riproduceva il richiamo del tordo bottaccio. All’esterno del capanno erano inoltre state posizionate delle trappole per la cattura di avifauna, anche questi mezzi non consentiti. E all'interno del capanno tra gli animali abbattuti i militari hanno trovato anche uno sparviero, un esemplare appartenente alla famiglia dei falchi, una specie particolarmente protetta oltre a dieci tordi bottacci. Il tutto è stato sequestrato e l'uomo denunciato. Come detto rischia anche il ritiro del porto d'armi in quanto non nuovo a fatti di questo genere.

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