LE GIORNATE DEI SANTI E DEI MORTI
I santi sono uno sprazzo di cielo e ognuno di noi deve puntare alla santità può farsi santo in mezzo agli altri. Ecco qual è il significato della giornata di oggi, quella dedicata a tutti i santi che anticipa la giornata che la chiesa cattolica dedica invece al ricordo dei defunti. La nostra vita è appesa ad un filo, come quella delle foglie d'autunno che lasciano gli alberi. Ma anche la nostra vita non finisce, così come non finisce mai il ciclo della natura dove tutto si trasforma e diventa altro, ritorna in vita sotto un'altra forma. In modo particolare per i cristiani per i quali il cardine della fede è la ressurrezione della morte già raccontata nei vangeli con la rissurrezione di Cristo che diventa la vittoria del bene sul male, la morte non è la fine di tutto, la morte si porta via la materialità ma lascia in noi l'amore ed il ricordo per chi ci ha lasciato. Una riflessione questa che va approfondita in modo particolare in questi giorni in cui tocchiamo con mano quanto sia fragile la materialità e ce lo ha insegnato anche la pandemia; la riflessione sulla caducità della vita umana non ci deve abbandonare, non perché viviamo con la paura della morte ma perché viviamo al meglio delle nostre possibilità e ci spendiamo per gli altri. E dopo il Covid in modo particolare il ricordo di chi ci ha lasciato deve lasciare spazio a gesti concreti in loro memoria, perché il ricordo senza impegno è una sterile malinconia.
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