MENO FURTI E PIÙ RAPINE
Il bilancio dei furti nelle abitazioni di Bergamo fa segnare un consistente -45%, se si confrontano i mesi di settembre, otto- bre e novembre del 2019, non considerando chiaramente lo scorso anno interessato dalla pandemia. Soltanto in città i furti nelle case nei mesi si settembre, ottobre e novembre tra il 2019 e il 2021, sono scesi da 105 a 58 (-45% appunto). In tutta la Bergamasca il dato è leggermente inferiore: -40%, con 801 furti denunciati a tutte le forze dell’ordine nel 2019, 478 nel 2020 e 479 quest’anno. Un trend che rispecchia la flessione di tutti i furti in generale. Ora quello che si teme con il continuo anticipo del tramonto è che i colpi dei cosidetti “ladri dell’ora solare” possano aumentare. “Fondamentale, tra glia altri, afferma il questore di Bergamo Maurizio Auriemma, dotarsi di un sistema d’allarme e non tenere soldi e gioielli tutti assieme nello stesso posto in casa. Si eviti di scrivere sui social in tempo reale che si è a cena o, peggio ancora, in vacanza: lo si faccia piuttosto in differita di qualche giorno. Del resto continua Auriemma, i social li guardano tutti, anche i ladri”. Se da un lato, come dicevamo, i furti sono in calo dall’altro le rapine hanno avuto un notevole incremento. Nel trimestre settembre-ottobre-novembre del 2019 le denunce erano state 13 in città e nello stesso periodo dell’anno scorso erano salite a 35, mentre quest’anno, dal 1° settembre al 10 novembre. ne sono già state denunciate 26. Ciò significa un incremento percentuale del 100% tra il 2019 e il 2021. Non si tratta di rapine a mano armata in attività commerciali o a situazioni simili, bensì alle rapine consumate tra ragazzini, anche minorenni, che minacciano i coetanei per avere solitamente il cellulare. Si tratta però di rapine a tutti gli effetti, spesso compiute da baby-gang organizzate che scorrazzano per il centro cittadino, scatenati nel post lockdown e nel post restrizioni per la pandemia. Anche in provincia le rapine sono l’unico dato ad avere il segno più, essendo passate dalle 62 del 2019 alle 99 dell’anno scorso, alle 69 del 2021, negli ultimi tre mesi.Buono il dato relativo ai delitti informatici in città, sceso al -42%, ma purtroppo salito in provincia +4%: erano stati quelli con il maggiore incremento nell’anno della pandemia.
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