HOUSING SOCIALE NEL BENE CONFISCATO

Apparteneva ad un 70enne di origini calabresi residente a Genova implicato nel traffico di stupefacenti con associazioni di stampo mafioso, sposato con una donna di Gianico, la villetta bifamiliare di via Caduti dei Campelli definitivamente confiscata assegnata al comune e quindi affidata – tramite un bando – all'associazione Terre Unite – che gestisce anche lo sportello antiviolenza di Darfo e segue progetti per le donne vittime di violenza in provincia di Brescia - che vi sta sviluppanto un progetto di housing sociale. Il bene è stato intitolato a Felicia Bartolotta mamma di Peppino Impastato. Le donne che abitano casa Felicia hanno le loro stanze riservate ai piani superiori e spazi da condividere: un grande salone, la cucina, i garages e la taverna dove a dicembre verrà inaugurato, insieme al bene, anche un mercatino dell'usato per autofinanziamento. Questa casa – che è stata sede nell'estate 2020 del primo campo di Libera in Valle Camonica – è nata grazie al sostegno di molti. Ha ancora bisogno di aiuto per far fiorire nuovi progetti. Oggi è abiata da alcune donne che stanno facendo un percorso di affrancamento personale.

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