CASI OMICRON SOSPETTI IN BERGAMASCA

Sono numeri molto alti quelli registrati sabato in Bergamasca, e con ogni probabilità è la variante Omicron a farla da padrona, la sua contagiosità sembra essere davvero elevata. 370 nuovi casi, un numero così alto non si registrava dallo scorso1°aprile. Come ricordato nelle passate edizioni del nostro telegiornale, il laboratorio di Microbiologia dell’Asst Papa Giovanni XXIII° di Bergamo, nei giorni scorsi aveva isolato 5 casi di variante Omicron, ma si è certi che nel giro di pochissimo tempo i numeri saliranno. Non a caso, proprio nell’esame dei tamponi arrivati in laboratorio ci sarebbero una decina di altri casi sospetti Omicron: test positivi, già sottoposti al primo screening per la selezione delle varianti e per i quali si aspetta l’esito del sequenziamento completo, per il quale serve tempo. Unica certezza, come già ricordato, per quanto riguarda i primi 5 casi di infezione da variante Omicron, è che 4 di questi sono in ambito scolastico e farebbero parte di un focolaio in Valle Brembana, tra questi una donna di San Giovanni Bianco e un uomo di 40 anni, entrambi appartenenti a personale scolastico, e altri due, di cui una donna, di più giovane età. Il quinto invece, non sarebbe legato all’ambito scolastico: si tratterebbe di un uomo già in cura al Papa Giovanni per altre patologie e che, per controlli legati alle prestazioni ambulatoriali e terapeutiche che doveva ricevere, è stato sottoposto a tampone risultando positivo alla Omicron. Particolare preoccupazione tra i sindaci brembani dove la quarta ondata sembra colpire soprattutto gli studenti: tre, infatti, i focolai principali nelle scuole. Esclusivamente per la mattinata di ieri, nella chiesetta di San Rocco, a qualche metro di distanza dall’ospedale di San Giovanni Bianco, è stato allestito un punto tamponi per accogliere soprattutto studenti inviati al test dall’Ats.

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