BRENO CAPITALE DELLA SICUREZZA STRADALE
Un pullman, cartoni animati, lezioni, film, genitori e campioni dello sport per parlare di educazione stradale a 360 gradi. Questo fine settimana è stato Breno la capitale della sicurezza, qui, infatti, si sono concentrate una serie di iniziative per parlare appunto di sicurezza stradale. Un'iniziativa del comune di Breno organizzata grazie alla collaborazione della polizia stradale e dell'associazione La linea della vita fondata dalle mamme di Enea Mondini e Linda Venturi morti in un tragico incidente stradale anni fa a Ponte di Legno. L'iniziativa è stata declinata in più appuntamenti. Il primo venerdì sera è stato dedicato agli adulti, sabato invece il cinema teatro Giardino ha ospitato un incontro con gli studenti – erano oltre 300 – che ha visto la testimonianza della polizia stradale – in campo ogni giorni per promuovere la sicurezza – con la sua dirigente Rita Palladino e gli agenti che incontriamo anche sulle strade della Valle Camonica e con i genitori di alcuni ragazzi che purtroppo hanno perso la vita sulle nostre strade. La mattinata ha visto anche la proiezione del film Young Europe e la presenza di due rappresentanti delle Fiamme Oro il tecnico Fabio Lenzi e il campione del mondo di trial Lorenzo Gandola. Quindi la sicurezza si è spostata in strada. Il pullman azzurro della Polizia Stradale il simbolo per eccellenza delle campagne di prevenzione della Polizia ha stazionato per tutta la giornata davanti al municipio di Breno ed ha accolto sui suoi sedili giovani e meno giovani che hanno ascoltato i suggerimenti degli agenti e hanno imparato, anche attraverso video divertenti, le regole base della sicurezza, dall'uso delle cinture di sicurezza a come comportarsi con i telefonini e con la velocità. Ai bambini è stato concesso anche di salire sull'auto della polizia stradale facendogli vivere, insieme ai loro genitori, un'esperienza unica che certamente li aiuterà ad essere più ligi nel rispetto delle regole. E' fondamentale, per ridurre l'incidentalità e la mortalità. Purtroppo, infatti, ogni giorno in Italia si registrano 7 vittime della strada. Sono calate negli ultimi due anni causa lockdown. Le cause più frequenti degli incidenti stradali sono le distrazioni alla guida (oggi dovute spesso all'uso improprio dei telefoni cellulari) le mancate precedenze, la velocità elevata. Nel 2019 si sono verificati in Lombardia 32.560 incidenti stradali che hanno causato la morte di 438 persone e il ferimento di altre 44.400. Nello stesso anno a Brescia e a Bergamo si sono registrati 81 e 42 morti per incidenti stradali. Le nostre province sono dietro solo a Milano. Il costo sociale degli incidenti stradali si aggira attorno a 34 miliardi di euro, 3 solo in Lombardia.
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