TRE CASI DI LEGIONELLA SUL SEBINO
Salgono a tre i casi di legionella sul Sebino. Dopo quello del turista olandese ricoverato a Ome, ora anche due anziani di Bornato, residenti in via Pasini e vicini di casa, che sono stati contagiati dal virus del legionario. Brividi febbrili, dolori e cefalea, sono questi i sintomi, gli stessi di una semplice influenza. E sono quelli avvertiti dal turista olandese in vacanza sul Sebino cui la prima diagnosi è stata fatta da un amico medico prima del ricovero all'ospedale di Ome. Stessi sintomi per i due anziani residente nella frazione di Bornato a Cazzago. Nessuno dei tre sarebbe in pericolo di vita, ma ora è indispensabile capire da dove arriva il batterio. Nel caso del turista olandese pare che il batterio che ha si trovasse nell’acqua presente all’interno della barca noleggiata. A Bornato l'ATS ha fatto scattare immediatamente analisi con una serie di prelievi nelle abitazioni dei due anziani colpiti dal virus e si attendono le analisi. L'amministrazione comunale, in attesa di trovare l'origine del batterio, ha messo un comunicato per dare tutte le spiegazioni del caso e come compotarsi. Le informazioni si trovano anche sulla pagina facebook e sul sito del comune. La legionella quest'estate ha già seminato il panico nel milanese dove oltre una cinquantina di persone sono state contagiate e quattro sono morte. In provincia di Brescia si registrano quest'anno già 27 casi. La legionella è un genere di batteri aerobi di cui sono state identificate più di 50 specie, la più pericolosa è la pneumophila, a cui sono stati collegati circa il 90% dei casi di legionellosi. La legionella deve il nome all'epidemia acuta che nell'estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della American legion riuniti in un albergo di Philadelphia causando ben 34 morti su 221 contagiati solo in seguito si scoprì che la malattia era stata causata da un "nuovo" batterio, denominato legionella, che fu isolato nell'impianto di condizionamento dell'hotel dove i veterani avevano soggiornato. I batteri si annidano nell'acqua. L'uomo contrae l'infezione attraverso aerosol, cioè quando inala acqua in piccole goccioline contaminata da una sufficiente quantità di batteri. La legionella sta in incubazione per 5-6 giorni. In Italia in media se ne registrano un migliaio di casi all'anno (il dato è sottostimato perché a volta la malattia non viene diagnosticata). Può risultare mortale fra il 5 e il 15% dei casi.
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