UN ANNO CARICO DI SPERANZE

Addio 2021 benvenuto 2022. E' stato un tripudio di luci, botti e colori a salutare anche in Valle Camonica il nuovo anno, un anno, inutile nasconderlo carico di speranze, soprattutto per ciò che riguarda l'aspetto sanitario e la fine, tutti si augurano, al più presto della pandemia. Dei sogni che ognuno serba nel proprio cuore non è dato sapere. Ognuno ha espresso, guardando le stelle, o una lanterna che prende il volo, o i tanti fuochi d'artificio che sono esplosi nei nostri paesi e sulle nostre montagne, i propri desideri ed i propri sogni e poi è ripartito da dove era rimasto, del resto anche la fine dell'anno è solo una convenzione che comunque, nonostante le nuove restrizioni in pochi hanno rinunciato a festeggiare. I più hanno scelto di farlo in casa, fra amici e parenti; fra le calde mura domestiche si sono cucinati piatti della tradizione, si è ascoltato il discorso di fine anno e di fine mandato del presidente della Repubblica, si sono snocciolate chiacchiere e seguito i programmi tv che dagli schermi hanno scandito gli ultimi istanti del 2021 e scatenato poi i festeggiamenti di capodanno. Tante luci e tanti colori come detto anche nei nostri paesi e sulle nostre montagne, senz'altro spettacoli gradevoli agli occhi, un po' meno per l'ambiente. Ma perché e da quando si festeggia il capodanno? La scelta di considerare il 1º gennaio quale primo giorno dell'anno consegue all'introduzione del calendario giuliano promulgato da Giulio Cesare nell'anno 46 a.C. (precedentemente veniva considerato quale primo giorno dell'anno il 1º marzo). La festa di Capodanno trae origine dai festeggiamenti in onore del dio romano Giano da cui trae origine il nome del mese di gennaio. Nel Medioevo, molti paesi europei usavano il calendario giuliano, ma vi era un'ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell'anno e queste diversità continuarono anche dopo l'adozione del calendario gregoriano finchè nel 1961 papa Innocenzo XII fissò difinitivamente l'adozione universale del 1° gennaio come inizio dell'anno. Nella notte di passaggio tra il 31 dicembre e il 1º gennaio si festeggia con il veglione di Capodanno. In occasione di questa celebrazione, in molte città del mondo si sparano i tradizionali fuochi artificiali, solitamente accompagnati (nei paesi anglosassoni) dalla canzone Auld Lang Syne, il valzer delle candele. Molti la considerano anche un'occasione per fare dei buoni propositi per il nuovo anno. La tradizione italiana prevede una serie di rituali scaramantici per il primo dell'anno che possono essere rispettati più o meno strettamente. Anche quest'anno è stata ampiamente rispettata la tradizione dei fuochi e dei botti di capodanno. Per fortuna la notte nelle nostre valli è trascorsa tutto sommato in modo tranquillo, con qualche malore dovuto più che altro agli eccessi a tavolo. L'incidente più grave in Valle Camonica, che si è risolto con un codice verde, a Pisogne, dove una ragazza è rimasta ferita ad una mano in seguito allo scoppio di un petardo. Una trentina in provincia di Brescia gli interventi dei vigili del fuoco per piccoli incendi collegabili all'uso di petardi e fuochi d'artificio.

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