I DANNI DEGLI INCENDI CAMUNI

Cinque incendi nel giro di due giorni hanno infiammato i boschi della Valle Camonica comportando una perdita piuttosto consistente e preziosa del patrimonio forestale camuno. A conti fatti per quanto riguarda i tre incendi di Berzo Demo e Sellero partiti lo scorso mercoledì, sono andati in fumo circa 180 ettari di bosco deciduo, dunque si presume che possa reagire al meglio per ricrescere. Nessun danno a cose e persone è stato registrato. Sul posto per spegnere le fiamme circa una cinquantina di volontari tra Vigili del Fuoco e Protezione Civile dell’Antincendio Boschivo. Le operazioni di bonifica sono terminate ieri sul tratto di Berzo Demo e questa mattina per il versante di Sellero. Per quanto riguarda le cause, pare che l’incendio sotto l’abitato di Berzo Demo sia di origine dolosa, mentre gli altri due roghi sembrano essere riconducibili ad un inconveniente tecnico delle linee Enel di media tensione che a causa delle forti raffiche di vento si sono staccate dando il via al fuoco. Il sindaco di Berzo Demo, Giovan Battista Bernardi, ha ribadito l’importanza in questo momento di procedere nelle indagini ed appurare la dinamica dei fatti e la responsabilità dei danni subiti che dovranno essere risarciti. L’amministrazione Bressanelli di Sellero, nei prossimi giorni farà invece il punto sui danni degli incendi che paiono aver interessato maggiormente i boschi del comune, verificando anche la situazione idrogeologica della zona e le necessità di ulteriori interventi. Nella stessa notte dei roghi di Berzo Demo e Sellero, alle 22 un altro incendio era partito nei boschi sopra località Case Bruciate, verso Disì, tra Breno e Niardo. Le fiamme in questo caso erano state domate in poche ore per poi ripartire alle 4 del mattino ed essere spente ufficialmente nella mattinata di giovedì. A bruciare in questo caso 2 ettari di solo bosco, anche in questo caso senza intaccare case. Ad operare per il controllo delle fiamme, i volontari della Protezione Civile dell’Antincendio Boschivo di Breno e Niardo. Spento ufficialmente anche l’incendio nel bosco sopra l’Annunciata nel comune di Piancogno, partito nel pomeriggio di questo giovedì. Le operazioni di bonifica si sono concluse verso le 12 di questo venerdì con l’intervento di una ventina di volontari dell’antincendio boschivo di Piancogno, Esine, Lozio, Ossimo e Angolo. Dalle prime informazioni sembra che siano bruciati più di 5000 metri quadrati di bosco, senza intaccare le abitazioni. Per la ricostruzione della dinamica, stanno indagando i Carabinieri Forestali di Borno, pare si tratti di un incendio doloso, innescato in due differenti punti quasi sotto la linea elettrica di alta tensione, rendendo così impossibile l’intervento dell’elicottero per spegnere le fiamme. L’amministrazione comunale di Piancogno terrà ora monitorata la situazione. Nel caso si rivelasse di origine dolosa, è intenzione del primo cittadino, Francesco Sangalli capire chi siano i responsabili del gesto illecito. Tutti gli amministratori locali convengono nel rinnovare l’appello a prestare attenzione ai nostri boschi in questo periodo di alta siccità, ringraziando i volontari sempre pronti ad intervenire nei casi di emergenza.

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