GIORNI DI FUOCO

Boschi in fiamme, fiamme anche in abitazioni, è stata una settimana piuttosto impegnativa per i gruppi antincendio boschivi, per i vigili del fuoco e per i carabinieri forestali. La giornata clou quella di mercoledì 2 febbraio con due incendi in due abitazioni a pochi minuti di distanza a Pisogne e Gianico e con cinque roghi che in serata e nel giorno successivo hanno interessato i boschi della media e bassa Valle Camonica. A fuoco a Pisogne mercoledì pomeriggio il tetto di una villetta in via Marconi al civico 17. In posto i vigili del fuoco di Darfo ed i volontari di Breno con cinque mezzi. I danni sono stati ingenti. La causa probabile del rogo il surriscaldamento della canna fumaria. Stesso problema a Gianico in centro storico dove sono dovuti intervenire i volontari di Breno e dove i danni però sono stati contenuti. L'incendio della canna fumaria, infatti, per fortuna non si è propagato al tetto. In serata poi l'allarme per i roghi a Berzo Demo, tre contemporaneamente in tre diverse aree del comune. In due giorni sono stati cinque i roghi che hanno mandato in fumo diversi ettari di boschi in Valle Camonica. Tra Berzo Demo e Sellero sono andati in fumo circa 180 ettari di bosco ceduo, due ettari di bosco bruciato sono invece il bilancio dell'incendio che ha interessato i comuni di Breno e Niardo ed infine oltre 5 mila metri quadri di bosco sono stati distrutti dalle fiamme nel comune di Piancogno in località Annunciata. Tante le squadre dei volontari di protezione civile al lavoro coordinate dai DOS di Regione Lombardia. Al lavoro anche vigili del fuoco e carabinieri forestali cui toccherà il compito di indagare anche sulle cause dei roghi. In almeno due casi c'è il sospetto del dolo. Paiono accidentali le cause del rogo più importate, quello fra Sellero e Berzo Demo che potrebbe essere stato innescato dal cedimento delle linee Enel di media a causa del vento. Il sindaco di Berzo Demo, Giovan Battista Bernardi, ha ribadito l’importanza in questo momento di procedere nelle indagini ed appurare la dinamica dei fatti e le responsabilità perché i danni dovranno essere risarciti. Giovedì in media Valle Camonica hanno lavorato anche i mezzi aerei di Regione Lombardia, due elicotteri e un canadair. L'emergenza non è finita, le condizioni meteo di questi giorni sono purtroppo un'esca ideale per le fiamme, è necessario che tutti tengano gli occhi bene aperti per segnalare eventuali focolai, ma soprattutto è necessario adottare comportamenti virtuosi per evitare grossi danni all'ambiente e al patrimonio boschivo.

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