IL GIORNO DELL'ORRORE TITINO

La data del 10 febbraio per il Gorno del Ricordo è stata scelta e istituita il 30 marzo 2004: il 10 febbraio 1947 furono firmati i trattati di Pace a Parigi con il quale si assegnavano l’Istria, Quarnaro, Zara e parte del territorio del Friuli Venezia Giulia alla Jugoslavia. Con il ritorno di questi territori alla Jugoslavia, ebbe inizio una rappresaglia feroce che colpì molti cittadini italiani innocenti, ritenuti implicitamente colpevoli di aver vissuto sotto il regime fascista. Fino a configurare quella che oggi gli storici descrivono come una vera e propria pulizia etnica: prigionia, campi di lavoro forzato e morte nelle foibe coinvolsero fra le 4.000 e le 5.000 persone, secondo una stima ancora approssimativa. Molti riuscirono a fuggire: un esodo di massa che coinvolse tra le 250mila e 350mila persone tra il 1945 e il 1956. La comunità di Angone di Darfo, celebra questa giornata di fronte la monumento sul piazzale della chiesa parrocchiale, dono degli amici friulani agli alpini angonesi, ricordando la storia di questi martiri perché non abbia più a ripetersi. Nella cerimonia di Angone è stata recitata anche la preghiera dei martiri delle foibe, scritta nel 1959 da Mons. Antonio Santin, Arcivescovo di Trieste e Capodistria. Negli anni prepandemia questa giornata veniva onorata anche dalla presenza dei bambini e ragazzi della scuola e dalla popolazione: e proprio nella scuola gli alpini di Angone, con gli insegnanti, intendono tornare, quando sarà possibile, a portare quel messaggio di pace che si basa sulla conoscenza dei fatti accaduti, sulla loro condanna, perché non abbiano più a ripetersi.

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