CRESCONO INFORTUNI E MORTI SUL LAVORO

Il dramma delle morti bianche continua ad incombere sul territorio bresciano. Secondo i primi dati raccolti dall’Inail, nei soli primi due mesi di questo 2022 si sono verificate due morti sul lavoro in più rispetto a gennaio – febbraio 2021, (da 3 si è infatti passati a 5). In crescita anche le denunce di infortunio che dalle 2158 passano a 3843, un incremento del 78%. A pochi giorni dalla presentazione del documento della Commissione Episcopale per la Festa del lavoro del 1° maggio e dell’incidente nella Rsa di Castelgoffredo costato la vita ad un 52enne di Rudiano, in provincia di Brescia, ecco che la segreteria provinciale della Cisl torna a lanciare un grido d’allarme denunciando la corsa continua e sempre più veloce, degli incidenti sui luoghi di lavoro. Paolo Reboni, responsabile delle politiche per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro della Segreteria provinciale della Cisl, ha definito i dati emersi nel solo bimestre del 2022, una tragedia senza fine con numeri drammatici. Con una situazione sempre più preoccupante ecco che i rappresentanti dei lavoratori oltre a portare nuovamente luce sul tema, tornano a sottolineare l’importanza e la necessità di attivare azioni ed interventi volti alla prevenzione. La situazione bresciana rappresenta solo la punta dell’iceberg. In Lombardia i morti sul lavoro nei mesi di gennaio e febbraio 2022 sono stati 24, dieci in più rispetto allo stesso periodo del 2021 e le denunce di infortunio 24.657, circa 10mila in più rispetto ai primi due mesi dello scorso anno.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori