RECORD DI INFORTUNI SUL LAVORO

I numeri denunciano la gravità del fenomeno legato agli incidenti sul lavoro. Le denunce presentate all’Inail in Italia nel primo bimestre del 2022 sono state 121.994 (+47,6% rispetto allo stesso periodo del 2021), 114 delle quali con esito mortale (+9,6%). Nei primi due mesi dell’anno sono risultate in aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, salite a 8.080 (+3,6%). Gli infortuni fra gennaio e febbraio in Bergamasca sono stati 2.144, contro i 1.586 dello stesso bimestre dell’anno precedente, nel bresciano dai 2.158 ai 3.845 di medesimo bimestre di quest’anno. Nei 60 giorni in esame la nostra regione conta 24 morti sul lavoro contro i 14 del 2021. In Bergamasca si sono verificati tre incidenti mortali contro i due dello scorso anno. “I preoccupanti incrementi rispetto al primo bimestre del 2021 ha commentato Franco Bettoni presidente dell’Inail, impongono una seria riflessione per stimolare maggiore attenzione verso il tema. L’analisi statistica dei primi due mesi conferma l’urgenza di agire sinergicamente per invertire la rotta. Nel nostro Paese manca ancora una reale cultura della prevenzione, che va costruita iniziando dai banchi di scuola, conservandola poi nel tempo con adeguati interventi di informazione e formazione continua per tutti gli attori del ciclo produttivo”. Certo è che, a livello nazionale, nel primo bimestre del 2022 si registra, rispetto all’analogo periodo del 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio, un incremento di quelle mortali e una lieve crescita delle malattie professionali.

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