PIU' SICUREZZA SUL LAVORO
Prevenzione e formazione, parte della cultura della sicurezza, come soluzioni per combattere la dura piaga infortuni sul lavoro. Sono state queste le parole d’ordine al centro della 72esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, celebrata questa domenica 9 ottobre anche nelle province di Brescia e Bergamo. Dopo le celebrazioni di rito, i rispettivi presidenti provinciali dell’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, Giampaolo Maccarini per la sezione di Bergamo e Roberto Valentini per quella di Brescia hanno rinnovato gli appelli ad interventi mirati ed immediati per una situazione che diventa sempre più grave ed emergenziale. A Brescia, che si colloca al secondo posto dopo Milano per il numero di infortuni denunciati, nei primi otto mesi del 2022 si sono verificati 13.907 infortuni sul lavoro, il 59% in più rispetto al 2021 con un aumento del 39% delle denunce di infortunio. La stima è che come 10 anni fa ogni giorno ancora oggi in media 3 lavoratori non facciano ritorno a casa dalle proprie famiglie. Medesima situazione anche per la provincia di Bergamo dove da gennaio ad agosto sono stati denunciati 8.897 incidenti contro i 7.296 del 2021. In crescita costante anche le malattie professionali, i casi sono incrementati del 17,4% rispetto al 2021. Le nostre province hanno raggiunto anche il triste podio per gli incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Brescia al secondo posto con 24 casi, seguita da Bergamo con 10 nei primi otto mesi di quest anno. A fronte di tali dati allarmanti che confermano la necessità di maggiori attenzioni su tale fenomeno, l’ANMIL ha rinnovato lo slogan di questa Giornata Nazionale: la nostra storia comincia dove finisce la prevenzione.
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