E’ ALLARME GANG GIOVANILI IN LOMBARDIA

Università e forze dell’ordine hanno completato la prima mappatura della baby-criminalità. Secondo Marco Dugato ricercatore di Transcrime della Cattolica: il dato nuovo è che non c’è più solo Milano, ma anche Bergamo e altre province con i recenti fatti di cronaca. Il centro di ricerca interuniversitario sulla criminalità transnazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con il Servizio analisi criminale del dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno e il dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del ministero di Giustizia hanno completato il primo tentativo di mappare e classificare un fenomeno in continua crescita: la diffusione di bande giovanili che delinquono. "In Lombardia – spiega Dugato, è emerso un dato nuovo: anche province che storicamente non sono mai state interessate dalla presenza di gang hanno assistito alla diffusione di gruppi meno organizzati e strutturati delle classiche bande. Sono gruppi che non nascono né per interessi economici da raggiungere, né in un contesto caratterizzato da un retroterre criminale forte. Sono gruppi di ragazzi che si associano, si mettono insieme e tra le attività che svolgono ci sono anche i reati. Il fenomeno riguarda la prima adolescenza e i ragazzi fino ai 18 anni, anche se in alcuni gruppi troviamo maggiorenni". "Sono gruppi, continua Dugato, che si creano come contrapposizione ai genitori, alle figure educative, alla scuola, alle istituzioni: il lockdown, la socialità ridotta, l’interruzione delle lezioni e lo spostamento di diverse attività online hanno alimentato queste situazioni perché abbiamo lasciato i ragazzi in balia di tanti stimoli. L’aumento del tempo trascorso sul web ha incrementato anche l’effetto emulazione: le risse vengono filmate e condivise. Su cento che le vedono, 99 le condannano, ma basta uno che è spinto a replicarle per generare nuovi casi".

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori