INFORTUNI SUL LAVORO AUMENTATI DEL 45%

Quello di martedi ad Averara è l’ennesimo infortunio sul lavoro in un cantiere della provincia di Bergamo, che si aggiunge ad altri migliaia registrati in Lombardia da inizio anno. Drammatici sono i dati pubblicati dall’Inail che evidenziano 84.108 denunce di infortunio presentate al 31 luglio, con aumento del 44.74% rispetto i primi sette mesi del 2021, dei quali 90 con esito mortale. Le malattie professionali denunciate sono state 1.956” “È inaccettabile dichiara Eloisa Dacquino, Segretaria confederale Uil Milano e Lombardia, che quotidianamente si continuino a registrate infortuni, morti sul lavoro, malattie professionali per inosservanza delle norme e assenza di investimenti nelle politiche di prevenzione e controllo: a livello nazionale le denunce sono state 441.451, +41,1% rispetto allo stesso periodo del 2021, 569 delle quali con esito mortale e 36.163, +6,8%, le patologie di origine professionale”. Tornando al recente grave incidente in Valle Brembana interviene il segretario generale FenealUil di Bergamo e Brianza Giuseppe Mancin: “Quanto accaduto ci fa capire come la formazione, anche attraverso i nostri enti bilaterali, deve essere sempre più intensificata, continua e costante. Non possiamo pensare che ci siano lavoratori assunti come primo livello a cui non viene fatta nessuna formazione minima, senza dimenticare la troppa velocità nell’esecuzione di alcuni lavori presi a certi prezzi da alcune aziende in subappalto. I controlli e la formazione sono il dato su cui il sindacato non transige ne transigerà mai”.

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