GAZZANIGA PIANGE GIAMPIETRO E MARIA LUISA
Erano partiti in sei da Gazzaniga, per un tour in moto nel giorno di Pasquetta. Quando intorno alle 14,30, in Valle Rossa, un terribile incidente ha coinvolto l’intera comitiva. Il fatto si è verificato lungo un rettilineo della provinciale 40, coinvolgendo un’auto e tre motociclette. Secondo le testimonianze e gli elementi raccolti dai carabinieri della Compagnia di Clusone, un’auto condotta da un 50enne di Bianzano che viaggiava con la moglie di 36 anni e il figlioletto di 8 mesi stava scendendo in direzione Cene quando, in senso opposto sopraggiungeva una Kawasaki Z650 con in sella una coppia. Per cause ancora da chiarire i due mezzi impattavano tra loro e i motociclisti finivano a terra feriti. L’auto, una Ford Kuga, avrebbe proseguito la sua corsa compiendo un giro su se stessa di 360 gradi, nel momento in cui sopraggiungevano altre due moto condotte dai quattro amici della prima coppia. La Ducati entrava nuovamente in contatto con la Kuga, mentre uno scooterone si infilava sotto la macchina prendendo fuoco. L’incendio carbonizzava l’auto, la Ducati e lo scooterone, rendendo impossibile allontanare il corpo di Giampietro Beltrami, 56 anni, morto sul colpo, mentre poco dopo nonostante il massaggio cardiaco praticato dai soccorritori, smetteva di battere anche il cuore della moglie, Maria Luisa Bonomi di 53 anni, lasciando nel dolore la figlia Simona. I vigili del fuoco di Gazzaniga, primi a intervenire, si adoperavano nell’opera di spegnimento delle fiamme, mentre in Valle Rossa giungevano, due elicotteri e le ambulanze della Croce Verde di Colzate, Croce Blu di Lovere e Croce Rossa di Entratico, i pompieri di Bergamo e carabinieri della Compagnia di Clusone. Bilancio pesantissimo due vittime e quattro feriti, due dei quali, si tratta di due donne di 59 anni, si trovano ricoverate in prognosi riservata al Papa Giovanni XXIII e agli Spedali Civili di Brescia. Gazzaniga, paese di residenza della coppia deceduta, si è stretta al dolore della famiglia molto conosciuta. Maria Luisa lavorava come operatrice sanitaria alla casa di riposo della Fondazione San Giuseppe e era collaboratrice parrocchiale.
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