PRENDERE UN'ALTRA STRADA
Nato il 7 gennaio 1916 a Bellagio e morto nel sottocampo di concentramento di Hersbruck in Baviera il 17 gennaio 1945 per le percosse subito per aver difeso, con il proprio corpo, un disgraziato compagno di prigionia dalle violenze degli aguzzini: Teresio Olivelli, martire per amore, ribelle per la libertà, medaglia d'oro al valor militare e della Resistenza, sarà anche proclamato Beato della Chiesa cattolica il 3 febbraio 2018 a Vigevano, città dove aveva vissuto gli anni della sua breve giovinezza con la famiglia. La figura straordinaria di questo giovane che vive i primi anni del fascismo credendovi e che se ne allontò definitivamente quando comprese la violenza dell'ideologia ed il paganesimo di fondo che animava il pensiero, è stata ricostruita con molta passione da Anselmo Palini in un incontro all'Eremo di Bienno dove Olivelli è stato presentato nella sua giusta luce di martire del fascismo. L'incontro dell'Eremo è servito dunque per fare il punto su una mai sopita, a volte velenosa quando addirittura strumentale e disinformata narrazione, che volle Olivelli fascista dalla nascita alla morte. Al fondatore del giornale clandestino delle Fiamme Verdi, il Ribelle, è stata così resa tradiva, ma utile, giustizia anche da parte della storia laica.
Commenti
Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!