"SENTO LA SOLIDARIETA' DELLA VALLE"

Da quattro giorni in trincea, senza posa e senza concedersi pause, per il giovane Sindaco di Niardo, Carlo Sacristani, che in questi giorni ha rivissuto quello che già aveva visto da bambino quando, a soli 8 anni, fu suo malgrado spettatore della tragedia della precedente alluvione del 24 agosto 1987, dove morirono anche due coniugi, molto noti in paese e suoi vicini di casa. Fortunatamente questa volta non ci sono state vittime, ma solo 3 anziane portate in ospedale nella notte tra mercoledì 27e giovedì 28 luglio in condizioni non gravi. I lavori fatti in questi anni da Comunità Montana, con finanziamento regionale, sull'asta dei due torrenti Re e Cobello, che scendono a precipizio dalla conca di Stabio partendo dai 2.500 metri di quota, hanno evitato il peggio: su questo concordano tutti i tecnici ed esperti del settore. Si tratterà di ripristinare quanto più possibile la sicurezza spondale, la tenuta delle briglie e delle vasche di laminazione e la pervietà dell'asta dei torrenti, come si è già iniziato a fare in queste ore con ben 5 imprese al lavoro già dalle prime luci dell'alba di giovedì 28. In queste prime ore di emergenza sono state fatte uscire di casa una novantina di persone delle frazioni di Crist e Brendibusio, colpite in modo violento dalla frana del torrente Re, che hanno trascorso una sola notte nella palestra del Liceo Golgi di Breno, attrezzata dalla Protezione civile; nella giornata di venerdì 29 hanno fatto tutte rientro nelle proprie abitazioni. Ve ne sono però una trentina che non possono ancora rientrare a casa. E da questo sabato mattina la zona colpita dall'alluvione è diventata un grande campo di lavoro dove moltissimi volontari stanno aiutando in vario modo la popolazione, coordinati dalla Protezione civile di Niardo.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori