INDAGINI A CORTE FRANCA
Il piccolo Anass, 22 mesi, sta meglio; il bimbo ferito accidentalmente da un proiettile vagante la sera di Ferragosto a Cortefranca è fuori pericolo. Intanto proseguono le indagini per accertare che cosa sia realmente accaduto quella sera in strada a Cortefranca, tra via Gallo e via Provinciale e per verificare se vi siano effettivamente precedenti ai fatti di quella sera quando un un folle passatempo ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Come ormai tutti sanno, infatti, il proiettile vagante che ha colpito il piccolo Anass (che si trova sul balcone di casa attratto da un insolito frastuono che poteva assomigliare allo sparo di mortaretti o fuochi d'artificio) è stato sparato dalla pistola di un metronotte, un 46enne che abita poco lontano dalla casa della famiglia del bimbo, che pare si stesse divertendo con due amici a fare il tiro a segno contro i cartelli stradali e un palo della pubblica illuminazione. Le indagini, coordinate dalla procura di Brescia, sono condotte dai carabinieri della compagnia di Chiari e dovranno chiarire anche le abitudini della guardia giurata (ora indagata per lesioni per lesioni gravissime, danneggiamento e spari pericolosi) perché stando ad alcune testimonianze dei residenti in zona potrebbe non essere la prima volta che si verificano fatti del genere. Altro punto da chiarire il passato dell'uomo a cui pare già nel 2018 fosse stato ritirato – e riconosegnato circa un anno dopo – il porto d'armi. Le dinamica di quanto accaduto lunedì sera intanto pare essere abbastanza chiara: il metronotte insieme a due amici (ora denunciati per porto abusivo d'armi), un 19enne e un 41enne, con una pistola e due fucili facevano il tiro a segno contro un cartello stradale e un palo della pubblica illuminazione proprio fuori dalla casa del metronotte. La versione dei fatti sarebbe stata confermata da tutte le persone coinvolte nei fatti. Un folle passatempo che per poco non è costato la vita ad un bimbo di 22 mesi e che ovviamente non potrà non avere delle conseguenze.
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