SEMPRE PIU' MINORI ADESCATI SUL WEB

13 denunce in 6 mesi, sono questi i numeri registrati nell’ultimo semestre dalla Polizia postale di Bergamo che ha denunciato 13 persone ed effettuato altrettante perquisizioni, sequestrando 4.784 gigabyte di materiale. La pedopornografia rimane una delle aree più attenzionate da parte della Polizia postale, e la pandemia ha spalancato nuovi rischi. In questo oscuro mondo c’è di tutto: chi scambia materiale proveniente da altre fonti e chi invece lo produce. Michele Attolico, ispettore a capo della Polizia postale di Bergamo, fa il punto precisando: “Noi operiamo sia d’iniziativa, cioè quando un genitore presenta una denuncia, sia su delega della magistratura o su segnalazione dei provider. Ci sono ormai delle foto e dei video che circolano da tempo, identificate da una “stringa”: questo codice è fornito a tutti i provider, che hanno attivato dei filtri in grado di segnalare alle forze dell’ordine quando circolano questi file”. Lo strumento più diffuso non è la vendita ma il baratto prevalentemente attraverso i canali Telegram. Sempre negli ultimi sei mesi, sono state 7 le denunce per adescamento di minori via Internet. Purtroppo l’età dei ragazzi e delle ragazze adescati è sempre più bassa: 10, 11, 12 anni. Le piattaforme di gioco online, sono le più frequentate. La Polizia postale è costantemente impegnata nel lavoro di sensibilizzazione: “Lavoriamo molto nelle scuole, ma è importante sensibilizzare anche i genitori, sottolinea Attolico, sono loro le prime sentinelle, hanno il compito di stare a fianco dei ragazzi, interessarsi di come utilizzano Internet, dialogare con loro”.

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