LA PEDOPORNOGRAFIA VIAGGIA SUL WEB
Il 5 maggio ricorre la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, istituita nel 2009 per sensibilizzare l'opinione pubblica sul grave fenomeno degli abusi sui minori. A rendere noti i dati sul fenomeno, è la polizia postale impegnata contrastare la criinalità informatica e l'abuso sessuale on line ai danni dei minori. Nel 2022 sono 149 gli arresti legati ai casi di pedopornografia, 12 nei primi 3 mesi del 2023. L'anno scorso sono stati 2622 i siti internet contenenti immagini pedopornografiche oscurati e resi irraggiungibili agli utenti della rete italiani e 1.466 le persone denunciate per aver scaricato, condiviso e scambiato foto e video di abuso sessuale di minori, mentre sono 299 le persone denunciate già dopo i primi tre mesi del 2023. Nei primi tre mesi di quest'anno sono già 56 i minori di età inferiore ai 13 anni adescati in rete, mentre sono 34 le vittime adolescenti (14-16 anni). Nel 2022 i casi di adescamento erano stati 430. Cresce quindi il numero dei soggetti adulti arrestati per reati di pedopornografia, adescamento online e abuso sessuale di minori. Si tratta di soggetti ad alto livello di pericolosità: colti in flagranza di reato, detentori di grandi quantità di materiale pedopornografico o abusanti di bambini e ragazzi nelle loro disponibilità. Sono spesso uomini, con un’età inferiore ai 50 anni, che in maniera sistematica, sfruttano le caratteristiche tecniche dei diversi servizi di rete per assicurarsi il miraggio dell’anonimato e dell’impunità. L’adescamento si riconferma come un fenomeno preoccupante che investe fasce di età sempre più precoci, nei luoghi della massima sicurezza percepita, come le chat con i compagni di scuola e le piattaforme di gaming. Sono le vittime più fragili e fiduciose verso gli altri, anche quando sconosciuti, e sono quelle che hanno il rapporto più spontaneo e naturale con le nuove tecnologie. La rete è oggi il luogo irrinunciabile del progresso e dello sviluppo delle società ma è diventata anche strumento di amplificazione della minaccia all’infanzia e all’adolescenza. Sul tema è intervenuto l'assessore regionale alla famiglia Elena Lucchini. "Crediamo - conclude Lucchini - nell'alleanza tra tutte le istituzioni per sensibilizzare i genitori e gli educatori sui rischi della rete e dei social network". La giornata del 5 maggio mira a sollecitare nelle istituzioni, politiche attive che permettano all'Italia di risalire il ranking internazionale che la vede molto indietro in termini di prevenzione degli abusi, di tutela delle vittime, e di trattamento degli autori di reato mentre sono in carcere. Per riuscire ad operare questa trasformazione, non basta un numero Emergenza Infanzia, il 114, ma serve il contributo di tutti: scuola, sanità territoriale, terzo settore e società civile oltre alle imprese che operano in rete, e serve rompere una cortina di silenzio e opacità che avvolge questo fenomeno.
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