IL CORPO CARBONIZZATO HA UN NOME

Nexhat Rama. Secondo gli inquirenti è lui l'uomo trovato cadavere nell'auto in fiamme nelle campagne di Cologne lunedì pomeriggio. Da domenica nessuno ne ha notizie, da 72 ore il suo telefono è muto, suo fratello gli ha prestato l'auto ed ha avuto notizie solo dagli inquirenti. Era sotto la lente dell'antimafia Nexhat Rama, 40enne di origini kosovare residente in Franciacorta da anni, alle spalle numerosi precedenti di una certa rilevanza. Alla sua identità quindi non fa pensare solo l'auto dove è stato trovato il corpo – intenstata come detto al fratello – ma anche il modo come è stato ucciso: un'esecuzione in piena regola, di quelle che rispondono ai codici della malavita organizzata. Per sapere con certezza se si tratti di Nexhat Rama bisognerà attendere l'esame del DNA sul corpo trovato carbonizzato nei giorni scorsi. La procura intanto ha aperto un fascicolo per omicidio volontario e sul corpo dell'uomo è stata eseguita l'autopsia che avrebbe dato risultati importanti per la ricostruzione del delitto. L'uomo sarebbe stato ucciso e poi dato alle fiamme. Le indagini, che non trascurano nessun particolare, vanno nella direzione del regolamento di conti. Il delitto non sembra essere stato commesso da dilettanti. Chi ha agito lo ha fatto con lucidità, sicuro del fatto suo. La caratura criminale della presunta vittima era comunque di "tutto rispetto": il 40enne era da poco stato rinviato a giudizio per tentato incendio doloso. Secondo l'accusa si sarebbe reso responsabile di un tentativo di incendiare la villa di un manager sul lago di Garda. Ma il nostro aveva già affrontato due processi, assolto per estorsione nel 2020 venne invece condannato a quattro mesi per detenzione di proiettili per delle pallottole che gli erano state trovate in casa durante una perquisizione.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori