ARRESTATO PRESUNTO OMICIDA DI COLOGNE

I Carabinieri di Brescia coordinati dal sostituto procuratore Claudia Passalacqua,hanno fermato Davide Cristiano Mossali, 53enne di Palazzolo, titolare di un’officina di riparazione di veicoli a San Pancrazio, con la pesante accusa di omicidio del kosovaro 40enne Nexhat Rama e della distruzione del suo cadavere al quale avrebbe dato fuoco. All'artigiano palazzolese sono arrivati i Carabinieri del Nucleo investigativo e della Compagnia di Chiari, dopo essere risaliti al possibile movente dell'accaduto. Mossali pare fosse in difficoltà finanziaria da tempo ed aveva chiesto prestito di denaro, per circa 50 mila euro, al kosovaro, già noto per essere stato processato e assolto per estorsione ai danni di un imprenditore del Sebino, quindi condannato a 4 mesi per il possesso di 25 proiettili 9x21 e rinviato a processo in questi mesi per il tentato incendio della villa sul Garda di un manager della grande distribuzione. Mossali avrebbe ricevuto diverse tranche di denaro, ma non sarebbe riuscito ad onorare il suo debito. Gli inquirenti ipotizzano che Mossali e Rama si siano incontrati lunedì 29 agosto, quando probabilmente Mossali aveva già pianificato da tempo di uccidere Rama, Nino come veniva chiamato confidenzialmente. Lo avrebbe ucciso con diversi colpi di pistola, quindi avrebbe caricato il cadavere nel bagagliaio della Range Rover del fratello di Rama, unitamente a delle taniche di benzina, sfrecciando da Palazzolo e Cologne passando per strade al riparo da telecamere e portali di sorveglianza, andando ad infilarsi tra i vigneti e campi di granoturco in località Rodenga, lontana dai nuclei abitati, da cui poteva allontanarsi indisturbato. Proprio qui Mossali avrebbe versato benzina sulla Range Rover dandole quindi fuoco. Il rogo è stato visto in lontananza e quando i vigli del fuoco sono giunti sul posto l’auto era incenerita e del corpo del 40enne kosovaro rimanevano resti irriconoscibili. Le ricerche degli inquirenti non si fermano con il fermo di Mossali operato nel pomeriggio di questo giovedì 1 settembre. La procedura prevede l'interrogatorio di convalida, mentre i Carabinieri carabinieri devono ritrovare ulteriori riscontri oggettivi, tra cui l’arma con la quale Mossali avrebbe ucciso il suo creditore, ricostruendo minuziosamente anche il movente. Si tratta di capire, infatti, capire se il40enne kosovaro avesse prestato denaro a tassi usurari, e chiarire che tipo di rapporto vi fosse Tra Rama e Mossali, ora in carcere a Brescia con l’accusa di aver ucciso il kosovaro e aver cancellato con il fuoco il suo cadavere.

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