NEXHAT RAMA UCCISO CON PREMEDITAZIONE

Tre medici legali hanno spiegato ieri in Corte d'Assise a Brescia come sarebbe stato ucciso il 40enne kosovaro Nexhat Rama, il cui corpo carbonizzato è stato trovato nel baule di un'auto data alle fiamme nelle campagne tra Cologne e Palazzolo il 29 agosto 2022. Per quel delitto dal 2 settembre 2022 è in carcere il 53enne meccanico di Palazzolo Cristiano Mossali che con la vittima aveva un grosso debito. Nell’udienza che si è celebrata ieri davanti alla Corte d’Assise, presidente Luca Tringali, è stato sentito un brigadiere dei carabinieri che ha ricordato come, dieci giorni prima del delitto Mossali lo avesse contatto; il brigadiere era passato dall'officina dove Mossali gli aveva confidato di essere preoccupato per la vita di Rahma perché sapeva che aveva fatto dei lavori sporchi per qualcuno. Quando Rama era stato trovato morto il brigadiere aveva subito chiamato Mossali per sapere se stava bene. Qualche ora dopo lui stesso era diventato il principale indagato. Secondo l’accusa, infatti, aveva ucciso il suo creditore in officina e poi aveva caricato il corpo in auto. Un ex dipendente dell’officina aveva raccontato che il pomeriggio del 29 agosto era arrivato sul luogo di lavoro alle 13.45 con le chiavi per aprire l’officina. Quando era entrato aveva sentito subito un forte odore di ammoniaca o candeggina. Fatto, questo, che al dipendente era sembrato strano, perché i locali venivano puliti dagli stessi operai la sera a fine turno. Poco dopo, ha dichiarato ancora il dipendente in tribunale, era rientrato Mossali agitato, sudato, senza gli occhiali e con i capelli tirati indietro invece del solito codino. Ieri in Assise tre medici legali consulenti della Procura hanno spiegato che il 40enne kosovaro è stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca, prima di essere bruciato nella sua Range Rover in un campo a Cologne. Nell’officina sono anche state trovate tracce di sangue (non visibili a occhio nudo) con il profilo genotipico della vittima, come accertato dai Ris di Parma.  Secondo l’accusa, Nexhat Rama è stato quindi assassinato dal meccanico 53enne Davide Cristiano Mossali con un proiettile che è entrato dalla parte posteriore destra della testa, con un traiettoria dal basso verso l’alto. Poi il cadavere è stato trasportato in macchina nelle campagne di Cologne per essere bruciato. Il movente sarebbe un prestito di circa 39 mila euro a tassi da usura che il meccanico non riusciva a onorare.  L’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e distruzione di cadavere. L’arma utilizzata per il delitto non è mai stata ritrovata.

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