SIMBA LA RUE SCARCERATO, VA IN COMUNITA’

I giudici hanno accolto, l'istanza fatta dall'avvocato Niccolò Vecchioni, legale del trapper 20enne Simba La Rue, all'anagrafe Mohamed Lamine Saida, arrestato a fine luglio nell'inchiesta milanese con al centro una faida tra gruppi rivali di giovani. Simba quindi è stato scarcerato su decisione del Riesame e andrà ai domiciliari in una comunità assistenziale. La decisione è stata presa anche in considerazione dopo la consulenza medica, che ha certificato l’incompatibilità della detenzione in carcere, viste le condizioni del trapper, che deve essere operato ad una gamba. Simba, a metà giugno aveva subito un agguato ed era stato ferito gravemente a coltellate ad una gamba a Treviolo. Un'istanza della difesa per la scarcerazione era stata respinta l'11 agosto scorso dal gip e da qui il ricorso al Riesame, che oggi l'ha accolto. “La comunità in cui andrà Simba, ha detto la difesa, è un contesto ambientale certamente adeguato a garantire il recupero psico-fisico del 20enne”. In queste settimane, il giovane è stato portato sì in ospedale alcune volte, ma non è stato ancora operato. Il giovane di origini tunisine, cresciuto tra Francia e Italia e residente a Lecco, stava accompagnando a casa la fidanzata, a Treviolo. Parcheggiata l'auto in via Aldo Moro, veniva aggredito da un giovane armato di coltello in quello che potrebbe essere stato un vero e proprio agguato. A distanza di alcuni giorni Baby Touche, veniva aggredito e picchiato da Simba La Rue, che si chiama fuori da quanto accaduto. Nessuno di noi vuole una madre che piange", aggiunge Baby Touche, che ha riferito di non sapere nulla della precedente aggressione.

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