LE AMMISSIONI DELL’EX DI SIMBA LA RUE

Mentre continua il lavoro degli inquirenti volto ad accertare la posizione di altri giovani che potrebbero aver in qualche modo partecipato o supportato l’accoltellamento di Simba La Rue, il 16 giugno scorso a Treviolo, nella giornata di lunedi, davanti al giudice per le indagini preliminari Lucia Graziosi, Barbara Boscàli, ormai ex fidanzata della vittima, ha sostenuto di non essere a conoscenza del fatto che i rivali usassero i coltelli: “Volevo solo che lo umiliassero”, ha affermato la 31enne. Gli avvocati Michele Cesari e Federica Mologni hanno chiesto l’attenuazione della misura cautelare, dal carcere agli arresti domiciliari. Il giudice si è riservato. Si attende ora l’esito dell’interrogatorio del 24enne della provincia di Padova, fratello del trapper rivale di Simba Baby Touché, e del milanese pure 24 enne, ritenuti gli esecutori materiali dell’aggressione con 10 coltellate insieme ad un marocchino trentenne, detenuto per altre ragioni in Austria. Per lui la Procura chiederà un mandato d’arresto europeo. Infine, non è stato ancora fissato l’interrogatorio di garanzia di Samir Benksar , 19 anni, bloccato un giorno e mezzo dopo rispetto agli altri indagati, all’aeroporto di Malpensa mentre tornava dalle vacanze a Ibiza proprio con Baby Touché. Bibi Santi, nome d’arte di Barbara Boscàli è ritenuta l’isigatrice-mandante della spedizione per via dei maltrattamenti che lei dice di avere subito. Lo stesso ruolo, secondo le indagini, lo ha avuto Samir, altro amico fraterno di Baby Touché. È stato lui che Barbara aveva contattato facendogli capire che era disposta a sostenerli nella vendetta a “Simba“. "Tutto ciò che ti può servire", gli aveva scritto in un messaggio su Instagram. E sempre lui, guidato dalla ragazza, aveva dato le indicazioni ai tre aggressori per arrivare a Treviolo, il 16 giugno, quando il trapper è stato tramortito a coltellate. Prima, durante e dopo Samir ha documentato l’azione sui social, in una stories in cui si fotografava e scriveva "Noi appostati a Bg in attesa di vedere la Mercedes targata Svizzera di Simba". Secondo gli investigatori la notte dell’agguato a La Rue, avrebbe fornito aggiornamenti in tempo reale, che da li a poco sarebbe arrivato in auto. Tutto documentato. Una “pubblicità“ che gli si è ritorta contro fino all’arresto.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori