IL FAI VA ALLA RISCOPERTA DELLA TODT
Alcuni ricercatori locali da qualche tempo stanno riportando alla luce un patrimonio storico nascosto: ovvero quei tunnel e bunker antiaerei scavati nella roccia e quelle postazioni militari, muraglioni e strade, costruite dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale ma mai usate. Per mostrare al pubblico questo lavoro di studio ancora in fase iniziale, che è raccontato e documentato dal docufilm La Guerra Scampata di Stefano Malosso, il Fai di Valle Camonica ha aperto il pubblico nelle giornata di sabato 15 e domenica 16 ottobre, alcuni cantieri della Linea Blu, sbarramento difensivo realizzati dalla Todt, impresa di costruzioni della Germania Nazista, per fermare l’avanzata degli americani sbarcati in Sicilia. Più di 80 ragazzi così, tra cui gli studenti del Liceo Golgi di Breno, nel fine settimana hanno mostrato ai visitatori del Fai, il tunnel antiaereo scavato nella roccia al Castellino di Boario, il bunker Tobruk e la fossa anticarro in località Cappellino, il muraglione anticarro e il bunker costruiti a Gianico e la strada dei tedeschi e il mulino Antonioli a Fucine di Darfo. Molti i visitatori. Compito del FAI è quello di valorizzare il patrimonio culturale locale che non si trova sempre in luoghi pubblici ma spesso in siti privati che nelle giornate FAI vengono aperti al pubblico in via eccezionale e che possono arricchire la proposta turistica e culturale del territorio.
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