UNA MAPPA PREISTORICA DELL'ACQUA

Un masso con incise coppelle e percorsi flessuosi che le raccordano, dalla vaga figura di un orante, non appartenente però agli stili degli oranti incisi trovati su molte rocce anche della zona, è stato analizzato dall'archeologo camuno Ausilo Priuli, che in zona sta conducendo una ricerca a tutto campo e che ne ha avanzato una prima identificazione: si tratterebbe di una mappa dei percorsi dell'acqua, in un luogo dove il masso reca incise ben orientate anche le coordinate geografiche. Si trova all'esterno dell'abitato di Piazze di Artogne, lungo la via Capo di casa, nascosto tra la vegetazione all'esterno di una casa oggi disabitata dove, fino agli anni sessanta, viveva una famiglia. E' una di quelle bambine di allora, che tornando da scuola giocava a biglie sui percorsi del masso, ad aver segnalato oggi questa importante scoperta. Nei secoli chi abitava nella zona ha inciso ulteriormente il masso, senza variarne il disegno, approfondendo con strumenti appuntiti da taglio le linee, come illustra l'archeologio Priuli. Dopo la scoperta, la segnalazione con il necessario corredo fotografico è stata fatta alla Sovrintendenza ai beni archeologici di Brescia che se ne sta prendendo cura. Non è escluso che il masso venga rimosso da quella posizione, evitando che venga perduto a seguito di lavori che potrebbero interessare la vecchia casa e la via di accesso. In ogni caso, è un esempio interessante, per ora unico in zona, di una mappa che indica dove trovare l'acqua nei ruscelli dei ripidi versanti della valle del Re di Artogne.

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