IL SOCCORSO ALPINO ANCHE DALL'ALTO

Continua l'addestramento dei tecnici del soccorso alpino e nell'ultima esercitazione i soccorritori hanno partecipato ad una giornata di formazione sugli interventi che richiedono l'utilizzo dell'elisoccorso di Areu. Per intervenire infatti con l'elicottero, i tecnici devono avere la certificazione che certifica appunto che sono preparati ad intervenire anche dall'alto per soccorrere le persone in difficoltà. La giornata di formazione si è svolta in Valtrompia, a Caregno, con l'elicottero di Areu di Bresia. Una ventina di operatori e tecnici del soccorso alpino provenienti da tutta la provincia di Brescia, dopo una prima parte dedicata all’aggiornamento sulle procedure di imbarco e sbarco in hovering (volo a punto fisso) e sull’utilizzo del verricello, sono stati trasportati in quota. Obiettivo: raggiungere, valutare dal punto di vista sanitario – poiché tutti i tecnici sono dotaati di certificazione sanitaria - e recuperare con il verricello delle persone infortunate o trasportarle sulla barella portatina lungo pendii ripidi. Fondamentale la conoscenza del territorio: grazie alle numerose stazioni presenti sul territorio, ben 7 solo in provincia di Brescia, a Ponte di Legno, Temù, Edolo, Media Valle, Breno, Valle Trompia, Valle Sabbia, i tecnici conoscono molto beni i luoghi in cui sono chiamati ad intervenire, le strutture presenti, le caratteristiche dei sentieri e dei boschi con il cambiare delle stagioni. Sono circa 200 i soccorritori del Corpo Nazionale del Socorso Alpino e Speleologico che operano in Provincia di Brescia, nelle diverse specializzazioni: quella di operatore o tecnico di soccorso alpino e speleologico, di persone disperse, il soccorso in forra, l’impiego delle unità cinofile in superficie o in valanga.

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