LOMBARDIA, CROCEVIA DEL FAKE IN ITALIA
Rispetto al 2020, i sequestri di articoli di abbigliamento e accessori, sono aumentati in media dell’80,9% : classificando la Lombardia una sorta di centro di smistamento delle griffe contraffatte. Nel 2021 sono state 1.277 le operazioni compiute soprattutto da Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane, pari al 16,1% del totale di tutto il Paese. Non una sorpresa per le forze dell’ordine che da tempo hanno individuato Milano come il crocevia del fake in Italia, ma anche il resto del territorio non è da meno considerando che tra le prime dieci province per numero di sequestri tre sono lombarde: Milano terza, Bergamo settima e Varese al 10° posto. Un ruolo determinante lo giocano naturalmente gli hub di Orio al Serio e Malpensa, dove avviene parte dei sequestri nel corso delle operazioni di controllo dei cargo, così come nelle dogane con la vicina Svizzera dove spesso la merce che atterra in Italia finisce diretta sui mercati del Nord Europa. Se nel 2020 e nel 2021 il grande business era quello delle mascherine e degli articoli di protezione dal Covid quest’anno si è tornati all’antico come dimostra il boom di capi d’abbigliamento sequestrati, ben 4.623 in tutta Italia pari a oltre 3 milioni di articoli contraffatti ai quali si aggiungono i 3.325 sequestri di accessori con oltre 1 milione e 100 mila articoli. Nel caso dell’abbigliamento si tratta prevalentemente di abbigliamento sportivo e casual come t-shirt, polo E indumenti intimi. Marchi e pezzi di tessuto che sono diretti ai laboratori presenti sul territorio, dove vengono applicati, trasformando i capi in false griffe.
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